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Rsa di Ascoli e Acquasanta:
il caso desta preoccupazione
L’Asur potrebbe impugnare il bando

SANITA' - I responsabili di Area Vasta 5 non potevano sapere: hanno firmato il contratto 24 ore prima che scattasse l'operazione in Campania. La notizia ha prodotto una vasta eco su tutto il territorio: cresce la preoccupazione dei familiari delle persone assistite nelle strutture
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L’ingresso dell’ex Luciani ad Ascoli, sede della Rsa e della Residenza Protetta (Foto Sandro Perozzi)

Continua a destare preoccupazione il caso del servizio infermieristico e alla persona (presso la Residenza Sanitaria Assistita e la Residenza Protetta di Ascoli) che venerdì prossimo 1 dicembre dovrebbe passare dalle mani del Consorzio ascolano “Il Picchio” a quelle del “Consorzio Italia Napoli”. Non solo, ma in ballo c’è anche la Rsa di Acquasanta Terme (Ascoli) il cui servizio infermieristico e alla persona viene attualmente gestito direttamente da Area Vasta 5, ma che dovrebbe essere esternalizzato.

Il “Consorzio Italia Napoli”, come noto, è finito nell’occhio del ciclone dopo che, lo scorso 24 novembre (venerdì scorso), è stata data esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare che ha portato agli arresti domiciliari Salvatore Coppola, membro del Consiglio d’amministrazione dello stesso Consorzio affidatario.

L’esterno della struttura

L’ordinanza di custodia cautelare, nei confronti di sette persone (dipendenti pubblici, politici, rappresentanti di cooperative affidatarie di servizi) è scattata a seguito di un’indagine condotta dai carabinieri  del nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) e della  sezione di polizia giudiziaria.

I fatti contestati risalgono agli anni 2012 e 2015. Tra i capi d’accusa contestati: abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti, peculato, falso in atto pubblico, in materia elettorale, in materia di illecito trattamento di dati personali.

Un tempismo davvero impressionante, se si pensa che il contratto di appalto tra il Consorzio Napoli Italia e Area Vasta 5 sia stato firmato solo il giorno prima, cioè giovedì 23 novembre. Cioè quando AV5 non poteva ancora essere a conoscenza dei fatti e degli sviluppi giudiziari che avrebbero coinvolto il Consorzio cui aveva appena affidato il servizio infermieristico e alla persona della Rsa e della Rp di Ascoli, situate presso la struttura dell’ex Luciani, e della Rsa di Acquasanta.

Cosa farà adesso Area Vasta 5 ? Come si comporterà dopo le ultime notizie rimbalzate dalla Campania? Ci sono gli estremi per poter annullare il bando di gara? Non è escluso che se ne stia già occupando il proprio ufficio legale.

 

RSA di Ascoli e Acquasanta: quale futuro dopo gli arresti che coinvolgono i nuovi gestori?


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