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Piante e fioriere davanti ai negozi,
interviene anche la Polizia

ASCOLI - Incredibile episodio in corso Mazzini, all'altezza di piazza Sant'Agostino: gli operai del Comune devono portare via i vasi della discordia, i commercianti insorgono, arriva anche una Volante
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Operai del Comune, vigili urbani e perfino una volante della Polizia: mattinata agitata in piazza Sant’Agostino

di Andrea Ferretti

Tornano alla ribalta “le fioriere della discordia”. Insorgono i commercianti di piazza Sant’Agostino, nel cuore di Ascoli, i quali dopo le fioriere si stanno vedendo portar via anche le piante di proprietà. Cosa succede? Un passo indietro. Un ascolano residente in corso Mazzini, che ogni giorno transita a piedi da quelle parti, un bel dì pare sia inciampato su una di quelle fioriere. Cosa ha fatto? Ha preso carta e penna, e scritto al Comune facendo presente l’enorme pericolo rappresentato da queste terribili fioriere che da circa 25 anni sono state posizionate lì dai commercianti (alcuni sono gli stessi di un quarto di secolo fa) per proteggere non solo le proprie attività, ma anche per la salvaguardia dei pedoni.

I vasi tutti rigorosamente accostati al muro

Questi ultimi, se non avessero avuto a disposizione questo “corridoio”, hanno più volte rischiato di essere travolti da auto che sfrecciano (o svoltano senza guardare da via della Fortezza) o sotto le ruote di qualche mamma impazzita che in auto si reca (o si allontana) dalla vicina scuola dove ha appena lasciato (o ripreso) il proprio pargolo il quale – sembra sia diventato obbligatorio – deve necessariamente trovare l’auto a due metri dal portone, col motore acceso e possibilmente riscaldata.

Ebbene, alcuni giorni fa gli operai del Comune giunsero in piazza Sant’Agostino con un furgone e rimossero, portandole vie, le fioriere. Al loro posto, in questi trenta metri di corso Mazzini, sono rimaste nove piante di proprietà degli stessi commercianti. «Le teniamo lì, ma sono accostate al muro, giusto per evitare di trovarci nella condizione di non poter nemmeno aprire la porta del negozio o alzare la serranda a causa di parcheggiatori impazziti. Ogni volta – dicono Luciano Fabiani e Cinzia Marini le cui attività si affacciano proprio in questo angolo spesso dimenticato del centro di Ascoli – dobbiamo chiamare i vigili urbani che spesso però sono impossibilitati a darci ascolto. Così non è possibile».

«Una volta – insiste Fabiani che in segno di protesta voleva legarsi a una delle piante – dopo aver chiuso all’una, nel pomeriggio non ho potuto riaprire perchè nel frattempo uno aveva parcheggiato davanti la mia porta d’ingresso, e non si è riusciti a risalire al proprietario. Dobbiamo lavorare e non possiamo stare tutto il giorno attaccati al telefono con il comando dei vigili urbani».

Il tratto “incriminato”: 30 metri e 9 piante

Stamattina si sono ripresentati gli (incolpevoli) addetti del Comune ai quali era stato evidentemente commissionata la rimozione anche di quelle piante. Apriti cielo. I commercianti si sono opposti, e a quel punto sono partite un nugolo di telefonate dirette ai più disparati uffici comunali. Sul posto, incredibile ma vero, perfino una volante della Polizia. I vigili urbani si sono visti dopo un’oretta.

Alla fine sembra sia stato raggiunto un compromesso: via le piante («è occupazione suolo pubblico e non possono rimanere qui, siete passibili di multa» hanno detto i vigili rivolgendosi ai commercianti), al loro posto compariranno strisce bianche per delimitare il passaggio dei pedoni.

Luciano Fabiani, uno dei commercianti di piazza Sant’Agostino: voleva legarsi a una delle piante

Sempre ammesso che al residente inciampato sulle fioriere stia bene questa soluzione, resta il fatto che due operai del Comune che nel frattempo avrebbero potuto svolgere altre mansioni siano stati tenuti bloccati lì mezza mattinata a braccia conserte. Per non dire dei due poliziotti sottratti (mai termine fu più calzante) a compiti ben più importanti come quelli che – come tutti sappiamo – le forze dell’ordine in generale assolvono ogni giorno 24 ore su 24.


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