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«L’autovelox è fuorilegge»,
ascolano va dai carabinieri

ASCOLI - Nel mirino ancora una volta l'impianto delle Zeppelle. Presentato un dossier di oltre 40 pagine per verificare la regolarità dell'istallazione
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L’autovelox di via delle Zeppelle

E’ finito sul tavolo dei carabinieri di Acquasanta un esposto-denuncia presentato dall’ascolano Antonio Speca. Sotto accusa è finito il famigerato autovelox  installato in via delle Zeppelle lungo la strada provinciale che conduce a Monticelli. Si tratta dell’apparecchio (limite orario 70km/h) della Provincia messo in funzione al tempo dell’amministrazione Celani e poi rimasto attivo in virtù del contratto “blindato” con il gestore privato. Anche se di recente il presidente della Provincia, Paolo D’Erasmo, ha fornito dati che indicano sanzioni e incassi in calo da parte della macchinetta. L’esposto di Speca è corposo ed è composto da una lettera di accompagno e ben 10 allegati per un totale di 42 pagine. Nello specifico si chiede alle autorità competenti di esaminare la documentazione “afferente la corretta istallazione del rilevatore di velocità”. Prima di recarsi dai carabinieri, l’ascolano aveva inviato numerose segnalazioni alla Provincia, Polstrada, Polizia Municipale e Prefettura senza aver “alcun riscontro”. Il dossier prende avvio con gli incontri in Prefettura del 2011 per l’individuazione delle strada per poi proseguire con la localizzazione degli impianti, il decreto prefettizio e la successiva delibera provinciale. Fanno parte del dossier anche le direttive “Maroni”  sui sistemi di controllo automatico della velocità nonché diversi decreti prefettizi. Lo stesso Speca lamenta che in una circostanza i documenti richiesti a palazzo San Filippo non sono stati consegnati nonostante i termini fissati dalla legge 241/90 in materia di procedimento amministrativo.

Re.Pie.

Autovelox, D’Erasmo svela i numeri: «Sanzioni e incassi in netto calo»


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