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Madonna di Gimigliano:
la statua torna ad Ascoli
grazie al restauro di Cordivani

ASCOLI - L'artista ha posizionato l'opera in una nicchia di rua dei Salvioni. Per la realizzazione, ha recuperato i pezzi abbandonati in un ripostiglio della parrocchia sita nel comune di Venarotta. Presenti anche il sindaco Castelli, l'assessore Silvestri e l'ex parroco don Santini
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Castelli, Cordivani e don Santini durante l’inaugurazione

Alla presenza del sindaco Guido Castelli, dell’assessore Gianni Silvestri e del consigliere comunale Igino Cacciatori, è stata inaugurata questa mattina la statua della Madonna di Gimigliano, restaurata dall’artista ascolano Luciano Cordivani. Lo stesso che l’aveva realizzata nel 1988 in occasione del quarantennale dell’apparizione celestiale a Gimigliano, avvenuta nella frazione di Venarotta nel maggio 1948.

Don Lino Santini, ex parroco di Gimigliano (dove è stato per sette anni), dopo le preghiere con i fedeli intervenuti, ha benedetto la statua che è stata inserita nella nicchia (a circa due metri di altezza) ricavata in rua dei Salvioni sul muro retrostante il laboratorio artistico di Luciano Cordivani e di sua figlia Cinzia. Rua dei Salvioni è la stradina che, a San Pietro Martire, corre parallela all’ultimo tratto di via Trebbiani. La statua, alta 80 centimetri, è di colore bronzo anticato: un altro capolavoro di Cordivani, che lo scorso anno ha recuperato i pezzi abbandonati in un ripostiglio della parrocchia di Gimigliano e ha ricostruito la statua con grande cura. Il sindaco si è complimentato con lui. Un applauso dei presenti ha salutato lo scoprimento della statua che, dopo essere stata per tanti anni nella cappellina di Gimigliano (meta di devoti e credenti) adesso resterà nel capoluogo, dove gli ascolani potranno vederla e anche venerarla.

Bru.Fer.


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