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“Fin qui tutto bene”
L’arte di Tarli al Cantiere

ASCOLI - Inaugurata sabato la mostra dell'artista piceno, tra i più noti all'estero: un viaggio dentro un mondo sospeso, tra street art, sculture e tele. Sarà attiva fino all'11 febbraio nello spazio di via Oberdan
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E’ uno degli artisti più apprezzati e noti all’estero per il suo estro, per la tecnica e l’inventiva sempre in interessante contaminazione con musica e cinema. Non a caso il titolo della sua mostra, “Fin qui tutto bene”, prende spunto dal film “L’odio”, pellicola di culto del 1995 interpretata da Vincent Cassel. “Il problema non è la caduta, ma l’atterraggio”, dice il protagonista.

Andrea Tarli

E Andrea Tarli atterra al meglio nella sua Ascoli, con un’esposizione che propone, da sabato 16 dicembre alle 17,30 presso la Galleria Cantiere di via Oberdan, oltre trenta lavori suddivisi tra progetti di street art, tele e sculture. Un mondo “sospeso” quello di Tarli, classe 1973, proprio come quello de “L’odio”: arte che si impregna di vita, trasfigurata da un immaginario vivido che lo ha portato ad agire e trovare una seconda casa artistica a Lisbona, in Portogallo, dove le sue sono opere ben impresse; il murales “Jailbreak”, ad esempio, si trova su uno dei pannelli della Calçada da Glòria. La mostra sarà visitabile fino all’11 febbraio, il giovedì ed il sabato dalle 17 alle 19. Info su www.galleriaartecontemporanea.it

Lu. Ca. 

 


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