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L’Ascoli si allena anche a Natale
Cosmi vuole migliorare la squadra
con i rinforzi promessi da Bellini

SERIE B - Giovedì sera a Brescia partita fondamentale per restare agganciati al treno salvezza. La Juve aspetta il baby Di Francesco. Illecito sportivo: appello della Procura Federale contro l’assoluzione dell’Avellino
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Serse Cosmi guarda avanti e punta sul mercato per salvare l’Ascoli (Foto Sandro Perozzi)

di Bruno Ferretti

E’ Natale, ma la partita di Brescia si avvicina (giovedì ore 20,30) e l’Ascoli deve prepararla nel migliore dei modi. Un allenamento mattutino è previsto anche per il giorno di Natale. Insomma, nessuna pausa: spumante e panettone devono necessariamente attendere. Un risultato positivo al “Rigamonti” nell’ultima di andata è fondamentale per non perdere contatto con le altre squadre che sono in lotta per la salvezza. L’Ascoli è fanalino di coda, ma i distacchi sono ancora colmabili. Non a caso Cosmi ha detto che «nel girone di ritorno sarà un altro campionato e l’Ascoli ha dimostrato di potersi giocare le sue carte». Il nuovo tecnico ci crede e cerca di trasmettere convinzione ai suoi uomini ma spetta i rinforzi promessi pubblicamente dal patron Bellini, contestato apertamente dagli ultras della curva sud in occasione della partita con il Pescara. Bellini, tempo fa, aveva annunciato in una intervista che a gennaio sarebbe stato ad Ascoli per dirigere in prima persona il mercato, affiancato da Cardinaletti e Giaretta, ovvero gli uomini che lui ha scelto per dirigere l’Ascoli. Anche perché i tre soci ascolani Faraotti, Tosti e Ciccoianni – seppure a malincuore – si sono fatti da parte.

Il maceratese Melchiorri ai tempi in cui giocava con la squadra della sua città

L’Ascoli si deve rinforzare in tutti i reparti, soprattutto in attacco dopo l’infortunio di Favilli che nel frattempo ha concluso a Viareggio la prima fase della rieducazione del ginocchio operato. A gennaio non è facile trovare gli uomini adatti, disposti a trasferirsi in una squadra che rischia la retrocessione. Molto dipenderà da quanto vorrà investire Bellini nel cosiddetto mercato di riparazione. Molti tifosi sono convinti che la scelta di Melchiorri sia la migliore. Se il trentenne centravanti maceratese è fisicamente a posto, potrò dare una grossa mano al Picchio nel girone di ritorno. Ma bisogna muoversi tempestivamente. Probabile la conferma di Perez che è stato fuori squadra per quattro mesi.

Davide Di Francesco

Per il passaggio alla Juventus del giovane Davide Di Francesco (17 anni) si attende solo l’annuncio. Il procuratore del ragazzo abruzzese è Di Campli il quale è in ottimi rapporti sia con l’Ascoli che con la Juventus e, dunque, potrà mettere d’accordo le due società sulle modalità del trasferimento: definitivo o prestito biennale?

ILLECITO SPORTIVO – Avellino e Catanzaro sono stati assolti nel processo di primo grado dal Tribunale Federale. Dovevano rispondere di illecito sportivo, e la Procura aveva chiesto una pena pesantissima: retrocessione, 3 punti di penalità nel prossimo campionato e 60.000 euro di ammenda. Dopo l’assoluzione le due società hanno tirato un sospiro di sollievo. Ma non è ancora finita, perché la stessa Procura della Federcalcio ha presentato appello. Processo d’appello che si svolgerà davanti alla Corte Federale a sezioni unite. La data non è stata ancora fissata, ma è intenzione della Federcalcio chiudere il caso prima dell’inizio del girone di ritorno, quindi entro il 20 gennaio, compreso l’eventuale terzo e ultimo grado davanti al Tribunale del Coni, ovvero la Cassazione dello sport italiano.

I tifosi dell’Avellino

E’ assai probabile che il ricorso della Procura venga respinto perché non ci sono prove schiaccianti dell’illecito sportivo che Avellino e Catanzaro avrebbero commesso il 5 maggio 2013 in occasione della penultima partita del campionato di Lega Pro. Il Catanzaro era già salvo mentre l’Avellino – vincendo 0-1 – quel giorno festeggiò la promozione in serie B con un turno di anticipo.

L’inchiesta sportiva è nata da una intercettazione telefonica fatta dalla Procura di Palmi a Cosentino, ex presidente del Catanzaro, il quale avrebbe sostenuto con il suo interlocutore che quella partita doveva finire pari e invece il suo Catanzaro l’aveva persa.


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