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Ascoli, anche Carpani è in dubbio
Addae in difesa, rientra Lanni
Mercato: si punta su Melchiorri

SERIE B - Problemi muscolari per il centrocampista ascolano. Se non ce la fa, gioca D’Urso. Il ghanese sarà il centrale fra De Santis e Cinaglia. Per Perez, destinato al Lecce, potrebbe essere l’ultima in bianconero
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Gianluca Carpani al “Del Duca” prima di Ascoli-Foggia con la maglia celebrativa delle 100 presenze in bianconero consegnatagli dal ds Giaretta e dal dg Cardinaletti (Foto Sandro Perozzi)

di Bruno Ferretti

L’Ascoli parte per Brescia con tanti problemi, preoccupazioni, ma anche con un carico di speranze. L’ultimo posto pesa come un macigno sul morale dei bianconeri che sono chiamati ad una prova d’orgoglio per restare a galla. In attesa di tempi migliori. Tempi che potranno diventare migliori se Bellini manterrà fede alla promessa di rinforzare la squadra al mercato di gennaio. Lo ha dichiarato in conferenza stampa, poi lo ha ribadito alla delegazione dei tifosi con la quale si è incontrato prima di ripartire per il Canada. Il distacco dalle rivali nella lotta salvezza è certamente colmabile e questo deve infondere fiducia al Picchio.

Per contrastare Caracciolo, a Brescia servirà l’abilità nel gioco aereo di Addae

Per l’attacco sono in rialzo le quotazioni di Federico Melchiorri il trentenne centravanti maceratese che arriverebbe in prestito dal Cagliari. Già trattato dall’Ascoli in passato, ma senza esito, Melchiorri – tornato in panchina con i sardi in serie A – cerca il rilancio dopo l’intervento al ginocchio infortunato e Ascoli potrebbe essere la piazza giusta, vicino a casa sua. Il Cagliari potrebbe contribuire al pagamento dell’ingaggio. Ma l’Ascoli segue anche piste alternative. Diversi i bianconeri nella lista dei possibili partenti quasi tutti con destinazione Lega Pro. Fra questi c’è anche Perez per il quale la partita di giovedì sera a Brescia potrebbe essere l’ultima con la maglia dell’Ascoli. Lo aspettano a Lecce e lui stavolta sembra disposto ad accettare anche perchè il Lecce (dove ritroverebbe gli ex bianconeri Marino e Caturano) è primo in classifica con buone possibilità di promozione in B. Al ds Giaretta il compito di trovare sistemazione a quei calciatori che non rientrano nei piani di Cosmi per trasformare l’Ascoli nel girone di ritorno. E lanciarsi all’inseguimento del traguardo salvezza.

Brescia-Ascoli per Perez potrebbe essere l’ultima partita in bianconero

Ma ora tutte le attenzioni devono essere concentrate sulla sfida del “Rigamonti”. Ultima del girone di andata e del 2017. L’Ascoli è in grossa emergenza in difesa causa la contemporanea assenza di Gigliotti, Padella, Mogos e Mengoni (squalificati i primi tre, infortunato l’ultimo). Cosmi, che torna da ex a Brescia come il suo vice Bazzani (insieme nel campionato 2007-08), ha provato in allenamento Addae come difensore centrale fra De Santis e Cinaglia. Il ghanese è abile nel gioco aereo e potrebbe essere il più adatto per contrastare Caracciolo sui palloni alti, specialità del centravanti lombardo. In questo caso verrebbe confermato il modulo delle ultime partite (3-5-2) con inserimento a centrocampo di Carpani (che questa mattina è uscito in anticipo causa un risentimento muscolare) oppure D’Urso insieme a Buzzegoli e Bianchi, mentre Pinto e Florio (o Clemenza) saranno gli esterni, Lores Varela o Baldini seconda punta a sostegno di Perez. Mercoledì mattina ultimo allenamento a porte chiuse e poi i convocati saliranno sul pullman diretto a Brescia.

L’arbitro Pinzani di Empoli

ARBITRA PINZANI – Brescia-Ascoli sarà diretta dall’arbitro Pinzani di Empoli, assistenti Manuel Robilotta di Sala Consilina e Valerio Vecchi di Lamezia Terme, quarto ufficiale Alessandro Prontera di Bologna. Pinzani ha già diretto un Brescia-Ascoli nel passato campionato e i lombardi si imposero 1-0.

In passato ha arbitrato anche Pescara-Ascoli 2-2 e Ascoli-Ternana 1-1. In quest’ultima partita Pinzani (39 anni) concesse un rigore inesistente agli umbri, poi uno anche all’Ascoli che però fu sbagliato da Fossati. Era la penultima di campionato e quel pareggio al “Del Duca” spinse l’Ascoli verso la retrocessione in Lega Pro che arrivò dopo sette giorni a Cittadella.


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