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«Provincia, in 3 anni deficit dimezzato
Nel 2018 il nuovo Liceo Trebbiani»
D’Erasmo, chanches per Roma

INTERVISTA - Bilancio da risanare, scuole da costruire e strade da sistemare: il presidente fa il punto sul 2018 con un occhio alle elezioni politiche di marzo: «La destra è fuggita lasciando un ente in dissesto»
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Il presidente D’Erasmo con la segreteria generale Fiorella Pierbattista (foto Vagnoni)

di Renato Pierantozzi

Una “montagna” di 34,8 milioni di euro di deficit da scalare appena insediato, nell’ottobre del 2014, al vertice della Provincia. Per di più con un ente da riorganizzare da capo alla luce della riforma Delrio e con servizi essenziali (strade, scuole superiori e rifiuti) da assicurare quotidianamente. Oggi, a distanza di 3 anni, la vetta della “montagna” inizia ad intravedersi.

Presidente D’Erasmo com’è la situazione dei conti?

«Dal deficit ereditato di 34,8 milioni puntiamo, al 1 gennaio 2018, ad un disavanzo di 17,8 milioni (quasi il 50% in meno della base di partenza). Un risultato portato a casa in 3 bilanci visto che considero la mia amministrazione dall’esercizio 2015. In questi anni inoltre abbiamo subito il maggior taglio di trasferimenti a livello nazionale, ma abbiamo lavorato tantissimo sul fronte degli accertamenti e dei recupero e sull’apporto e la solidarietà della Regione e delle altre province marchigiane che ci hanno permesso di colmare il gap dei tagli e dei prelievi. Parliamo di quasi 11 milioni oltre ai 6 milioni di vendite del patrimonio, al fondo pubblico Invimit con destinazione pubblica, insieme alla ripartizione di fondi fatta dal tavolo nazionale in sede Upi. Personalmente sono stato 150 volte tra Roma e Ancona lavorando sempre sul filo dell’equilibrio per trovare risorse vere e certe da inserire in bilancio. Anche Bankitalia in sede di definizione del rating ha certificato 11 milioni di euro dati ai fornitori sotto forma di 2000 pagamenti. La “cassa” ora è ormai in equilibrio e ci consente di lavorare e pensare al futuro».

Che cosa ci dobbiamo aspettare dalla Provincia per il 2018 allora?

Tra scuole e strade abbiamo due “piani” di intervento rispettivamente da 20 e 44 milioni di euro. L’Ata (assemblea territoriale) dei rifiuti ha governato l’emergenza e non siamo più ultimi come territorio per la raccolta differenziata come eravamo nel 2014. Ringrazio i sindaci per questo; il documento preliminare per il Piano d’ambito è stato già approvato dalla Regione e fino a dicembre 2018 c’è l’accordo con Fermo per il conferimento dei rifiuti. Le tariffe, in base all’aumento contestuale della differenziata, non stanno crescendo. Inoltre la stazione unica appaltante della Provincia, composta da dipendenti interni dell’Ente, sta operando benissimo e in un anno ha svolto oltre 30 gare per diversi milioni di euro per conto del Comune di Arquata, l’Erap di Ascoli, il Genio Civile. Si tratta di un’attività che porta risorse e fa diventare la provincia la casa dei comuni. Il 2018 poi porterà altre novità»

Quali?

«Dalla legge Finanziaria sono in arrivo dati positivi e sarà sbloccato il turn over (la possibilità di sostituire il personale in pensione, ndr). Oggi abbiamo 154 dipendenti dopo il trasferimento di 350 alla Regione (in passato il personale era arrivato anche a 750 unità, ndr). Sarà bandito ad esempio un concorso per un dirigente tecnico che oggi non abbiamo nonostante ci siano 900 km di strade e 20 scuole superiori da gestire. Degli oltre 20 dirigenti del passato oggi ne sono rimasti 3 (la segretaria Fiorella Pierbattista, Luigina Amurri e Eros Libetti) di cui i primi due vicini al pensionamento».

Sulle scuole a che punto siamo per gli adeguamenti sismici e le nuove strutture?

«A giugno 2018 apriremo diversi cantieri. Per la sistemazione delle scuole grazie ai fondi del terremoto (vedere articolo in fondo alla pagina), per accelerare i tempi, affideremo le progettazioni ai tecnici che hanno fatto le valutazioni del rischio sismico nel caso di importo sotto la soglia (40.000). Per gli altri a gennaio partiranno le gare. La nuova sede del liceo Trebbiani sarà realizzata al Pennile di Sotto con i fondi (6,8milioni) del primo stralcio del piano di ricostruzione. Sarà la prima opera che partirà progettata dai tecnici (ingegneri ed architetti) della Provincia. L’obiettivo è partire con i lavori tra maggio e giugno».

Rifiuti, a che punto siamo con il ritorno dello smaltimento nel Piceno?

«Ci sono due procedimenti in corso (vaschetta a Relluce e Geta), mentre per la sistemazione ambientale di Relluce con la copertura delle vasche 4 e 5 è stato dato un tempo di 7 mesi. Si tratta di un passaggio fondamentale per la salubrità ambientale del sito e di tutta la zona circostante. Inoltre ci saranno lavori per 600.000 euro all’impianto di trattamento dei rifiuti solidi (tmb) di Relluce che oggi non funziona in modo perfetto. E’ stato sottoscritto un protocollo con i comuni di Castel Di Lama e Maltignano per il monitoraggio delle puzze e sempre in tema ambientale con Confindustria è stato attuato un protocollo per la velocizzazione delle pratiche relative alle autorizzazione uniche ambientali (A.U.A.) smaltendo un arretrato spaventoso».

A marzo 2018 si vota per le elezioni politiche, D’Erasmo si candiderà?

«La linea nazionale dei presidenti delle Province è quella di candidarsi. Il voto anticipato del 4 marzo potrebbe far superare lo scoglio delle incompatibilità (insieme al fatto che i nuovi presidenti non sono a capo di una giunta come in passato, ndr). Da parte mia sono molto tranquillo e continuerò a lavorare fino all’ultimo per lasciare la Provincia meglio di come l’abbia trovata. Il 28 dicembre faremo un Consiglio. Per le candidature vediamo anche come si porrà il partito, qualche segnale mi è arrivato, ma ancora non ci sono certezze. Continuo a fare il presidente da volontario insieme al mio lavoro professionale. Sono tranquillo e contento. Nel 2014 la destra nemmeno si candidò lasciando un Ente che aveva governato per cinque anni e fuggendo dalle proprie responsabilità».

 

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