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Rogo, gli Antirazzisti dal prefetto
Rifondazione: Luciani si dimetta

SPINETOLI - Sit in nell'androne del palazzo del Governo di piazza Simonetti dopo l’incendio a Pagliare. Dura presa di posizione di Pd e Lega contro la violenza. Il Prc chiede le dimissioni del sindaco
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Il comitato nell’androne della Prefettura

di Claudio Romanucci
“La lotta contro gli immigrati ha fatto un salto di qualità: chiediamo alle istituzioni di trovare i responsabili del rogo di Pagliare e di ristabilire un sano confronto politico”. Non solo: «Via quei messaggi sugli striscioni collocati nella frazione di Spinetoli che alimentano il clima di odio». Gli Antirazzisti Piceni si ritrovano prima davanti poi dentro il palazzo della Prefettura, nel primo giorno del 2018. Attorno alle 16 pioggia e vento hanno spostato il presidio nei locali al pian terreno. Tra i manifestanti anche la presenza di rappresentanti della politica locale, prevalentemente di sinistra, estrema sinistra e mondo cattolico. La decisione di chiedere un incontro con il prefetto Rita Stentella (o, visto il giorno festivo, di un rappresentante del Governo) segue l’incendio quasi certamente doloso che ha causato, nella notte scorsa, gravissimi danni a una palazzina di tre piani in via Tevere destinata a ospitare migranti. Le fiamme si sono sviluppate violentissime poco prima delle 4 e hanno interessato l’intero stabile. Per spegnerle è stato necessario un intervento durato quasi quattro ore da parte di dieci vigili del fuoco con quattro mezzi. Le indagini sono affidate ai carabinieri.

Daniele Primavera

«E’ indubbio – spiega l’esponente Daniele Primavera – che abbiamo assistito ad un salto di qualità in quella che è una lotta contro gli immigrati».
Primavera crede che “l’accaduto sia una conseguenza del clima di odio e di paura, sostenuto non tanto dalla popolazione quanto da certe aree politiche. Andava sicuramente contrastato dalle istituzioni l’accettazione che una questione che riguarda i migranti diventasse un’emergenza sicurezza per il territorio, senza episodi specifici. Questo non corrisponde alla verità, al di là degli episodi di cronaca che si possono verificare, non è questo il piano della discussione.

Paula Beatriz Amadio e Paola Petrucci

A me ha fatto impressione oggi andare in quel quartiere e vedere una quantità di bandiere e striscioni appesi in nome della difesa dei propri figli. La nostra presenza oggi non è simbolica ma di carattere pratico: siamo qui per sollecitare un impegno che siamo sicuri già ci sarà da parte delle istituzioni nel trovare i responsabili di quello che è avvenuto, e chiedere una responsabilizzazione delle stesse per ristabilire un confronto sugli strumenti e i metodi”. Per Paula Beatriz Amadio (Rifondazione), presente assieme ad altri esponenti (la vice consigliera di Parità della Regione Paola Petrucci, l’ex sindaco di Appignano Nazzarena Agostini) vanno rimossi “quei messaggi sugli striscioni collocati a Pagliare che non fanno altro che alimentare il clima di odio”.

Anche dal mondo politico arrivano reazioni di sdegno e condanna nei confronti del rogo di Pagliare. Anche la Lega Nord, forza politica molto critica verso l’immigrazione, si scaglia contro gli autori del gesto attraverso un comunicato del commissario provinciale Massimiliano Castagna. «La condanna -afferma- contro questo atto di violenza, da qualunque parte esso venga, è forte e determinata. Tutto ciò si poteva e si deve evitare però. Infatti lo avevamo detto che il fenomeno dell’immigrazione porta purtroppo anche a questi problemi di confitto sociale. Abbiamo anche detto che l’immigrazione è una miniera d’oro per chi la sfrutta e non per i richiedenti asilo. Abbiamo anche detto che una comunità di Spinetoli non può ospitare 50 richiedenti asilo. Abbiamo anche detto che tutta la storia è stata gestita con superficialità da parte dell’amministrazione comunale e dei soggetti che ruotano intorno ad essa. Non si erano accorti dei bandi, ma chi ha venduto l’immobile sì. E’ ora di cambiare la legge sull’immigrazione clandestina oppure aspettiamo che ci siano altri episodi da condannare come quello di questa notte? La modifica alla legge sull’immigrazione è una delle nostre priorità». Anche il capogruppo regionale del Pd, Fabio Urbinati chiede una condanna unanime del gesto da parte di tutte le istituzioni e le forze politiche. «Se saranno confermate le origini dolose -dice Urbinati- la notizia dell’incendio alla palazzina di Spinetoli è di una gravità inaudita. Questi episodi vanno oltre la questione migranti, richiedenti asilo ed altro. Spero che tutte le istituzioni e le forze politiche di questo territorio, non abbiano tentennamenti nel condannare e ad alzare uno scudo solido contro questi episodi di intolleranza e razzismo. Qui siamo ben oltre il livello di guardia». Anche il Pd provinciale prende posizione: «L’anno 2018 nel nostro territorio -affermano i democratici – è iniziato nel peggiore dei modi: un incendio, quasi certamente doloso appiccato nella cittadina di Spinetoli proprio nel sito ove dovevano essere ospitati dei richiedenti asilo. È un gesto vile e delinquenziale, eseguito da chi mette in atto intolleranza e razzismo. Il Partito Democratico condanna fermamente l’episodio e si augura che le forze dell’ordine riescano presto a trovare e a consegnare alla giustizia chi ha commesso questo gravissimo reato. Facciamo appello alla responsabilità di tutte le forze politiche e istituzionali affinché collaborino alla costruzione di un clima civile dove l’odio e l’intolleranza siano isolati e stigmatizzati».

Il sindaco Luciani durante la manifestazione del 19 novembre

Anche Rifondazione Comunista interviene invocando le dimissioni del sindaco Luciani alla luce della sua partecipazione alla ormai famosa manifestazione contro l’immigrazione del 19 novembre dove comunque non furono permessi vessilli e simbolo di partito. «La “sicurezza per i nostri figli” invocata nei mesi scorsi un clima degno del Ku Klux Klan -accusa il Prc- è sfociata in un incendio che avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche. Cosa sarebbe accaduto se nell’edificio ci fossero state delle persone? E chi risarcirà il danno al proprietario dell’immobile? Il rogo della notte di capodanno è figlio dunque della campagna xenofoba condotta nei mesi scorsi. A quelle manifestazioni cittadini e istituzioni devono opporre una campagna ben più potente che diffonda i valori di accoglienza, rispetto e solidarietà. Come PRC oltre a sostenere attivamente il comitato antirazzista piceno ci impegneremo a organizzare iniziative in tal senso in tutta la provincia, fiduciosi che solo così facendo il seme della convivenza pacifica riuscirà ad attecchire al posto di quello dell’intolleranza.  Una campagna di questo tipo ha però bisogno di istituzioni credibili e legittimate a condurla. Per questo crediamo che, dopo quanto accaduto, il sindaco di Spinetoli, la sua giunta e tutti gli amministratori locali che hanno avallato le manifestazioni razziste dei mesi scorsi debbano farsi da parte e rassegnare le dimissioni».

Spinetoli scende in strada «Stop all’immigrazione» (Foto e video)


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1 commento

  1. 1
    Alessandro Larovere il 2 Gennaio 2018 alle 23:10

    La violenza è sempre da condannare..
    Queste sono le notizie che mi piace condividere.. SENAGO..

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