Decine i progetti di messa in sicurezza fatti ad Appignano del Tronto dopo lo sciame sismico che ha colpito il centro Italia a partire dal 24 agosto 2016.
Nella prima fase sono stati programmati ed eseguiti tutti i GTS (gruppo tecnici di supporto al sindaco Sara Moreschini, assieme a ufficio tecnico comunale, ai VVF, alla regione Marche e alla sovrintendenza ai beni culturali ove necessario) che hanno individuato gli interventi generali da eseguire, ovvero cerchiature, smontaggi controllati, sbatacchiature ecc ecc; in seguito sono state affidate le progettazioni e, approvati i progetti, fatte le gare d’appalto per l’affidamento dei lavori per ogni singola operazione di messa in sicurezza, di seguito i dettagli di ogni singolo progetto (alcuni terminati e rendicontati, altri terminati, ne restano due da appaltare). Tutti questi lavori hanno consentito di riaprire tutte le vie principali, alcune vie laterali e di rimuovere rischi esterni al fine di far rientrare delle famiglie evacuate a causa degli stessi. Per quanto riguarda la ricostruzione pubblica:
– abbiamo ricevuto un finanziamento da 1,3 milioni di euro per l’adeguamento sismico del municipio, pronta la gara d’appalto per la progettazione.
– Dopo la chiusura di Circonvallazione Carosi il 17 gennaio 2017, in seguito ad una frana sismo-indotta, sono stati appaltati da ANAS (ente attuatore viabilità post sisma) i lavori per il consolidamento della strada e del muro di contenimento a monte, un lavoro di circa 900 mila euro, iniziato il 16 novembre e che dovrebbe durare 120 giorni.
– Inseriti n°2 alloggi di edilizia residenziale pubblica lesionati dal sisma, nel redigendo piano della Regione Marche per la ricostruzione.
– finanziati i lotti del Cimitero comunale lesionati dal sisma, nel piano approvato dal comitato istituzionale per un importo di 650.000 + 650.000 euro.
– finanziato nell’accordo siglato dalla Regione Marche e dal Ministero dell’ambiente per Circa 1 milione di euro il consolidamento del versante sud ovest oggi perimetrato a rischio r4 del Piano d’assetto idrogeologico del bacino interregionale del fiume Tronto.
Per quanto riguarda la ricostruzione privata tutti i sopralluoghi sono terminati a marzo 2017; circa 150 sono i cittadini evacuati a causa di immobili inagibili che oggi sono in autonoma sistemazione, e oltre 350 gli immobili risultati inagibili. Ad oggi sono state presentate all’ufficio speciale per la ricostruzione di Ascoli Piceno n°12 pratiche di cui n°3 approvate con decreto di finanziamento.
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