di Andrea Ferretti
Terra di nessuno. Strano, ma maledettamente vero, perchè siamo a cinque minuti dal centro storico, nel cuore di un quartiere ad alta densità di popolazione, in un luogo riservato soprattutto ai bambini. Siamo a Campo Parignano, in Piazza Diaz, dove sono nate e cresciute generazioni di ascolani, diventata terra di nessuno. I vandali sono tornati a colpire la notte scorsa. Da anni lo fanno con una cadenza impressionante, certi di farla franca in barba a videocamere perfettamente inutili nonostante gli strombazzamenti del giorno della loro installazione.
La piazza è anche scarsamente illuminata nonostante sia circondata su ogni lato da condomini dove vivono decine di famiglie. Ci sono anche un paio di bar, ma quelli a un certa ora abbassano le serrande, e chi s’è visto s’è visto. Anche perchè nessuno ha mai chiesto loro, nè potrebbe farlo, di fare da “guardiano della piazza”.
Al controllo sarebbe deputato un circuito chiuso di telecamere. La realtà è invece un’altra e racconta di nonni, genitori e bambini che si sono ritrovati davanti agli occhi quel che resta dell’ennesimo raid teppistico notturno compiuto contro tutto ciò che in Piazza Diaz sta ancora in piedi. I danni stavolta non sono di poco conto ma è ancor più grave che piazza Diaz da una certa ora in poi non è un luogo sicuro. Il Comune è tornato alla carica con un nuovo programma di videosorveglianza per Piazza Diaz (e anche Piazza Bonfini) che prevede l’installazione di ben 17 telecamere. Eppure sono trascorsi pochi anni da quando i lavori per la videosorveglianza di Piazza Diaz costarono 110.000 euro. Erano (sono) telecamere tanto vere quanto inutili. Le registrazioni (se sono mai state eseguite) non hanno mai smascherato i vandali della notte e, a volte, anche del giorno.
«Una storia da Corte dei Conti» tuona un residente stufo della situazione. L’annuncio di queste ore è di 80 telecamere in città, 49 punti di ripresa, più 17 tra Piazza Diaz e Piazza Bonfini, 5 a San Pietro Martire, senza contare i varchi elettronici. Fortunata, a questo punto, la ditta che installerà tutto questo ambaradan di roba. Come sono stati fortunati tutti coloro che nell’ultimo decennio si sono presi beffa delle telecamere che nel cuore della città vennero presentate come l’invenzione del secolo.
Erano quelle che ti riprendevano appena uscito di casa e ti accompagnavano a fare la spesa, a volte anche fin sulla soglia della chiesa e poi fino al bar, e di nuovo fin sull’uscio di casa. A quella presentazione parteciparono tutti. Sorrisi, applausi e pacche sulle spalle. Una storia grandiosa che si è dissolta nel nulla. Come le immagini delle videocamere.
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