di Bruno Ferretti
«Sì, lo ammetto. La scorsa estate ho fatto una scelta sbagliata. Mi volevano Ascoli e Pescara e ho scelto di andare a Pescara perchè Zeman mi voleva a tutti i costi. Con le sue squadre gli attaccanti sono andati sempre forte, e pensavo di far bene anch’io. Invece mi hanno portato sempre in panchina senza darmi la possibilità di giocare con una certa continuità. Ma preferisco non parlare del passato, anche perchè a Pescara ho trovato persone che non ci sono comportate bene con me». Così dice Simoneandrea Ganz. Il nuovo centravanti dell’Ascoli, presentato questa mattina dall’Ascoli. Avrebbe dovuto farlo il presidente Bellini, ma un intervento chirurgico all’occhio gli ha impedito di tornare entro i tempi previsti. Il patron è atteso per la prossima settimana. Ha fatto gli onori di casa l’addetto stampa Valeria Lolli mentre Ganz ha mostrato la maglia scelta: la numero 23. «Era il numero di mio padre Maurizio e anche il numero preferito di un mio grande amico» spiega Simoneandrea, due nomi in uno.
Che differenza ha trovato fra Zeman e Cosmi?
«Zeman è di poche parole, mentre Cosmi parla molto con i giocatori. Sono passato dal bianconero…. al nero. Ognuno ha i suoi metodi ma preferisco quelli di Cosmi che ti dice quello che pensa. Ad Ascoli sono stato accolto molto bene dai compagni e mi trovo bene. Ho fatto qualche giro in centro insieme a mio padre e la città mi è piaciuta molto».
La sconfitta con il Cittadella non ci voleva.
«Abbiamo disputato un buon primo tempo, piuttosto equilibrato, mentre nella ripresa il Cittadella ci ha chiuso, ma non dimentichiamo che in trasferta è una delle squadre più forti (sei vittorie, ndr) . Peccato perché eravamo passati in vantaggio. Il campionato, comunque, è ancora lungo e adesso pensiamo alla prossima partita a Vercelli».
Ganz, che prevede per sabato?
«Ultima contro penultima, prevedo una battaglia. Ma abbiamo le carte in regola per conquistare un risultato positivo, Andiamo a giocarcela».
I tifosi dell’Ascoli si aspettano molo da lui. Avverte il peso della responsabilità ? Come ha trovato i tifosi bianconeri?
«Avvertire la responsabilità mi dà una carica in più. So che i tifosi si aspettano moto dal sottoscritto e spero di non deluderli. Ma nell’Ascoli non ci sono solo io. In attacco non ci sono soltanto io ma abbiamo anche Monachello che ha fatto subito gol, Rosseti che è un ottimo giocatore e anche Inacio Varela. I tifosi sabato sono stati eccellenti, hanno realizzato una splendida coreografia e ci hanno incoraggiato dall’inizio alla fine senza sosta. Spero che sia così fino a maggio perché abbiamo bisogno del loro fondamentale sostegno».
Lei crede nella salvezza?
«Siamo vivi e in grado di raggiungere l’obiettivo Fin da piccolo ha seguito un proverbio che dice: se non credi in te stesso, non possono farlo gli altri. E io ci credo».
Quale è il suo obiettivo personale?
«Segnare il maggior numero di gol possibile. So che non sarà facile ma ce la metterò tutta per centrare l’obiettivo. Lo scorso anno a Verona avevo davanti Pazzini e quindi ho giocato poco, quest’anno a Pescara non ho avuto la possibilità di farmi vedere. Ora ad Ascoli non vedo l’ora di poter dimostrare le mie doti».
Con quale modulo tattico si trova meglio?
«Il 3-5-2 di Cosmi mi va benissimo, l’importante è che in avanti siamo in due, così posiamo creare più fastidi alla difesa avversaria».
Lei è figlio di Maurizio Ganz che è stato un grande goleador? Questa eredità è uno stimolo o una pressione?
«Mio padre è stato un ottimo attaccante e ha fatto una grande carriera. Ricordo tutti i i suoi gol, uno a uno. Ma io sono Simoneandrea e voglio andare per la mia strada. Ascolto i consigli di mio padre che mi fa notare dove ho sbagliato e dove ho fatto bene, e anche i consigli di mia madre perché sono molto legato alla famiglia. Ma poi faccio di testa mia».
C’è un attaccante al quale si ispira?
«Ammiro molto Icardi che è molto bravo: alla mia età ha già realizzato 99 gol in serie A. In assoluto stimo particolarmente Ibrahimovic con il quale mi sono allenato, da ragazzo, nel Milan: è un campione unico».
Ganz, sabato a Vercelli come sarà?
«Sarà una partita difficile per noi, ma anche per loro. Noi ci stiamo preparando molto bene e siamo carichi al punto giusto Dobbiamo affrontare la partita con la giusta fiducia».
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