Un autentico suicidio sportivo. Monteprandone butta nel cestino un derby che all’intervallo, sul 14-10, era saldamente nelle sue mani. Ma nella ripresa gli errori dei verdi si sprecano e il finale (28-26) di Chiaravalle è equo. Due punti letteralmente gettati per l’Handball Club Monteprandone, che dunque rimanda anche stavolta l’appuntamento con la prima vittoria del 2018. Dopo un primo tempo a senso unico, col +4 al riposo che sta perfino stretto all’Hc, nel secondo la luce si spegne. In difesa gli uomini di coach Vultaggio sono molli e in avanti va anche peggio: tanti, troppi, i tiri regalati al pur ottimo portiere ospite Ballabio. A Monteprandone non bastano le buone prestazioni dei singoli (Coccia, l’ex Giambartolomei portiere e Sabbatini). Chiaravalle scappa sul +4, ma l’Handball Club, con un ultimo disperato tentativo, a un minuto e 30 secondi dalla sirena pareggia. Sembra il preludio al quarto pari consecutivo nel derby con Chiaravalle. Ma le disattenzioni difensive costano care a Monteprandone, che pure può recriminare per un grosso svarione arbitrale nel finale.
«Non posso dare la colpa ai direttori di gara per un solo errore in 60 minuti – commenta il coach Andrea Vultaggio – le colpe sono nostre. Sono dello scarso impegno di alcuni elementi durante la settimana e della conseguente mancanza di lucidità in campo. Eravamo sopra di 5 gol a 30 secondi dalla fine del primo tempo: non ci sono scusanti, abbiamo fallito e speriamo di rimediare a questa brutta figura prima possibile. Onore a Chiaravalle che ha meritato».
MONTEPRANDONE: Di Girolamo, Giambartolomei, Sabbatini 4, Khouaja 3, Grilli 4, Funari, Marucci 5, Cani 3, Coccia 6, D’Angelo 1, Lattanzi, Parente, Campanelli, De Cugni. All.: Vultaggio.
CHIARAVALLE: Tanfani 4, Brutti 3, Rumori 2, Evangelisti 2, Selimi 6, Vichi 4, Ceresoli 7. All.: Fradi.
Arbitri: Rossetti e Pasqualin.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati