facebook rss

Alternanza scuola lavoro,
anche i professori coinvolti

CONFINDUSTRIA – Sono 80 i docenti che, suddivisi in gruppi, per un mese visiteranno aziende dell’agroalimentare, meccanica, tecnologia, calzature. Ogni gruppo poi porterà la propria esperienza agli altri
...

di Alessandro Giacopetti

Al termine di un incontro svolto in Camera di Commercio è stato presentato presso la Sala del Consiglio della Provincia di Fermo il Progetto Alternanza 4.0. La novità consiste nel coinvolgimento nell’alternanza scuola-lavoro anche dei docenti delle scuole aderenti, nel Fermano e nell’Ascolano, che andranno all’interno delle aziende: 12 quelle coinvolte tra Ascoli Piceno e  Fermo. E’ il primo esperimento di questo tipo in Italia: un progetto pilota, vagliato dal Ministero dell’Istruzione e atteso con interesse dai vertici di Confindustria nazionale, pronti a replicarlo in altre regioni.
Alternanza 4.0 è nato circa un anno e mezzo fa durante una tappa a Villa Lattanzi del tour di alternanza scuola lavoro voluto da Confindustria nazionale.
Fabrizio Luciani, presidente del Comitato Piccola Industria Confindustria Centro Adriatico Ascoli Piceno e Fermo parla «dell’esigenza di non coinvolgere solo gli studenti ma anche i docenti, che proprio prima di questa conferenza stampa abbiamo incontrato in Camera di Commercio.

Ottanta di loro hanno aderito su base volontaria e saranno suddivisi in piccoli gruppi che per un mese visiteranno in modo guidato le aziende dell’agroalimentare meccanica, tecnologia, calzature. Ogni gruppo porterà l’esperienza propria agli altri per stimolarne le idee. Vorremmo che diventi un circolo virtuoso. Si farà anche un video finale. Ciò dovrà essere funzionale alla valutazione da parte del consiglio di classe dell’alternanza scuola lavoro svolta dal ragazzo. In definitiva – secondo Fabrizio Luciani – capendo dinamiche, tempistiche ed esigenze dell’azienda i docenti sapranno supportare meglio i ragazzi».

Moira Canigola, presidente Provincia di Fermo: «La Pubblica Istruzione è una delle funzioni di cui ci facciamo carico per lo sviluppo del territorio e non può prescindere dalla parte imprenditoriale».

«Uno dei nostri compiti è l’alternanza scuola lavoro – ha detto Graziano Di Battista, presidente della Camera di Commercio – quindi aderiamo al progetto Confindustria di per far entrare i docenti nel progetto assieme a aziende e studenti. Da noi è stato istituito il registro delle aziende disponibili ad ospitare i ragazzi».

Marco Ugo Filisetti, Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche: «Sono 214.000 gli studenti nelle Marche, 30.000 i lavoratori del personale scolastico. Compito dell’ufficio scolastico è fare sì che i ragazzi si inseriscano nel sistema socio, economico, produttivo delle Marche. I programmi delle scuole devono riflettere il contesto locale ma per farlo devono prima conoscerlo. Per questo l’alternanza scuola lavoro dev’essere fatta al meglio.
Non abbiano ancora dati definitivi – ha ricordato Filisetti – quel che è certo è che non siamo a livelli ottimali, visto che alcune aziende dicono di non trovare le figure professionali che cercano. Il nostro obiettivo è formare proprio le figure che servono, quindi dobbiamo migliorare. Noi siamo pronti ad aggiornarci ma abbiamo bisogno di confrontarci e colloquiare con il territorio per capirlo e conoscerlo».

Il polo per la formazione dei docenti nel Fermano è l’ITT Montani di Fermo. Margherita Bonanni, dirigente scolastico, è quindi intervenuta anche in rappresentanza delle altre scuole: «La novità dell’inserimento dei docenti nel progetto e quindi il coinvolgimento del consiglio di classe è fondamentale. Fino a oggi alcuni professori erano più coinvolti altri meno, quindi al momento della valutazione dei ragazzi, veniva meno il contributi di chi non conosceva il progetto. È vero che gli studenti fanno una relazione con l’insegnante di italiano e con quello di lingua straniera, ma serve che i docenti conoscano le aziende. Dai 400 alunni coinvolti nel 2016 in 317 ditte e un contributo assegnato di 80 mila euro siamo passati a quasi 700 alunni».

Conclusioni affidate a Simone Mariani, presidente di Confindustria Centro Adriatico Ascoli Piceno e Fermo: «Alternanza 4.0 è un segnale positivo di ottimismo di una Italia che funziona e rappresenta lo spirito con cui Confindustria Centro adriatico si confronta con il tema della formazione. Seguo l’alternanza scuola lavoro da 10 anni. Ora arriva la novità della collaborazione tra i territori di Fermo a Ascoli per il futuro dei ragazzi e la crescita delle imprese: questo è un presupposto per il miglioramento di un benessere diffuso. È una best practice a livello nazionale promossa anche dal presidente Vincenzo Boccia. Abbiamo selezionato alcune aziende in cui far entrare i ragazzi ma so che ce ne saranno sicuramente altre».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X