Caso sottopassi ferroviari, rompe il silenzio il sindaco di Colli, Andrea Cardilli, per rispedire al mittente quelle che definisce le “imprecisioni sussurrate per strada e notizie distorte per chiare ragioni di opposizione politica” Il caso riguarda il completamento del sottopasso incompiuto e la chiusura di quello attuale di via Vargo. «Ritengo urgente -dice Cardilli- fare chiarezza sui termini di una tematica particolarmente importante e sentita per tutti i cittadini del mio paese. Serve per questo una breve cronistoria di questa opera. Il sottopasso è stato introdotto nel piano regolatore del nostro comune nel lontano 1999 e nel 2003 per la sua esecuzione sono stati attivati due mutui per un totale di 1.250.000 euro da estinguere fino al 2037. L’opera è rimasta per anni come la vediamo oggi (incompiuta), mentre il Comune, e quindi ogni cittadino, ha continuato a pagare le relative rate del mutuo. Da anni, inoltre la quota interessi sul mutuo pari a 700.000 (25.000 euro l’ anno) la Regione, che fino ad allora si era accollata questo onere, ha sospeso ogni contributo e pagamento poiché questa è stata ritenuta un opera incompiuta. Abbiamo messo il completamento di questo lavoro come punto fondamentale nel nostro programma elettorale e quando ferrovie dello stato ci hanno proposto di farsi carico delle spese per terminarlo ci è sembrato giusto valutare la loro offerta. La proposta fatta al comune di Colli del Tronto è stata quella di terminare il sottopasso, costruire una viabilità parallela sotto la ferrovia e chiude tutti i passaggi a livello padronali (d’accordo con i proprietari) che ricadono sul nostro territorio al fine di ridurre gli incidenti da attraversamento che comportano ogni anno spese altissime di risarcimento alle ferrovie. Tutto questo a loro carico con lo stanziamento gia definito e sottoscritto di oltre 2.000.000 euro. Il passaggio a livello di via Vargo che attualmente mette in comunicazione Colli con la parte più vicina al Tronto verrà chiuso solo quando i lavori del sottopasso e relativa viabilità alternativa saranno completati e sarà sostituito da un sottopasso carrabile, dove quindi passeranno sia i pedoni che le macchine a senso alterno con sbocco in via Dante Alighieri e sulla Salaria». Cardilli accusa ancora: «A tal proposito -continua ancora il sindaco- mi preme rispondere al consigliere Crocetti che pochi giorni fa aveva espresso la sua preoccupazione per la chiusura del passaggio a livello. Vorrei ricordare che tutto questo che sto dicendo è stato oggetto di atto di consiglio in cui il suddetto non era presente anche se in altre sedute di consiglio ha espresso il suo parere positivo pertanto la chiusura del passaggio a livello avverrà esclusivamente dopo aver attivato la viabilità alternativa. Per quanto riguarda la raccolta firme del sedicente comitato contro la chiusura del passaggio a livello voglio precisare che le firme raccolte sono numericamente insignificanti rispetto al numero dei residenti sul territorio e al numero dei tanti cittadini che ogni giorno esprimono soddisfazione e speranza per il completamento dei lavori e ci incoraggiano ad andare avanti, non da ultimo voglio precisare che per la modalità con cui sono state raccolte (in fotocopia) e per l‘omissione dei dati sensibili, come indirizzo e recapito, stiamo valutando gli estremi per un azione legale. (tra l’altro il promotore è proprio quel consigliere che ha votato il primo atto del sottovaso indebitando il comune fino al 2037). Non permetterò a nessuno -conclude il sindaco- che per ragioni politiche o di disinformazione si crei paura e preoccupazione ai miei cittadini. La chiarezza che abbiamo messo nel fare l’ assemblea pubblica con i tecnici delle ferrovie e nel redigere gli atti amministrativi relativi alla questione è sotto ormai gli occhi di tutti . Ritengo inoltre quest’opera indispensabile anche in previsione di un possibile collocamento del nuovo ospedale sul territorio di confine tra Pagliare e Colli del Tronto, ipotesi questa che si fa ogni giorno più reale e concreta».
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