Massimo Silva è stato calciatore dell’Ascoli, e poi allenatore ottenendo una storica salvezza
di Bruno Ferretti
Ha battuto 3-0 sia l’Empoli di Sarri che ora lotta per vincere lo scudetto con il Napoli, ma anche il Pescara di Zeman poi promosso in serie A grazie al trio Verratti, Insigne, Immobile. Sulla panchina dell’Ascoli ha compiuto un’impresa memorabile salvando la squadra che – quando fu chiamato – era a 14 punti dalla salvezza. Una distanza siderale. E’ un tecnico preparato e vanta un’esperienza che pochi altri in cadetteria hanno, eppure è rimasto senza squadra e deve seguire dall’esterno un campionato che avrebbe potuto vederlo fra i protagonisti. Parliamo di Massimo Silva, prima ex attaccante poi ex allenatore dell’Ascoli. E’ nato a Pinarolo Po (Pavia) ma, dopo oltre 40 anni vissuti nel capoluogo piceno, è diventato ascolano a tutti gli effetti.
Silva, come vedi questo Ascoli-Empoli?
«Partita indubbiamente difficile per l’Ascoli, ma non impossibile. In serie B non ci sono mai risultati scontati e l’Ascoli potrebbe sorprendere l’Empoli che pure è una squadra molto forte e in salute. E’ secondo in classifica e ha vinto 4-0 le ultime due partite contro Bari e Palermo».
L’Ascoli cosa deve fare per rovesciare il pronostico?
«La vittoria di Novara ha dato nuova fiducia alla squadra che deve crederci e affrontare la partita senza paura. L’Ascoli deve giocare compatto e puntare sulle ripartenze. Magari trova un gol, una giocata vincente come quella di Buzzegoli a Novara. Può succedere di tutto. Un pareggio? Può andare anche bene ma in questa partita non escludo alcun risultato. L’Empoli è certamente un avversario forte che merita grande rispetto, ma l’Ascoli se la deve giocare con coraggio, senza farsi condizionare».
Ti aspettavi un Empoli così forte?
«Quando hanno esonerato il mio amico Vivarini mi è dispiaciuto perché stava facendo bene ma devo dire che adesso con Andreazzoli… l’Empoli vola».
Silva, l’ultima volta che le due squadre si sono affrontate in serie B c’eri tu sulla panchina dell’Ascoli. Cosa ricordi di quel doppio confronto?
«Ad Empoli vincemmo 0-3 con gol di Zaza e Feczesin nel primo tempo, Russo nella ripresa. L’allenatore dell’Empoli era Sarri che ora è primo in classifica in serie A col Napoli. Ad Empoli fu una grande vittoria, per me sicuramente uno dei ricordi più belli come allenatore dell’Ascoli. Al ritorno vinse l’Empoli 1-2 con una doppietta di Maccarone anche se l’Ascoli disputò una grande partita. Segnò ancora Zaza che poi, nei minuti finali, sfiorò il pareggio colpendo la traversa: la palla rimbalzò sulla linea di porta ma… non volle entrare».
Una valutazione sui nuovi?
«Monachello si è già inserito e sta andando molto bene, quando si sveglierà anche Ganz le cose non potranno che migliorare».
L’Ascoli potrà salvarsi?
«Per me può farcela perchè i distacchi dalle altre squadre in lotta salvezza sono contenuti. E mancano ancora tante partite. E’ importante avere la giusta convinzione».
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