La Samb e l’importanza
del secondo posto
in prospettiva playoff

SERIE C -Tre punti nelle ultime quattro partite, meno dieci dalla capolista Padova e terzo posto in classifica. I numeri non rispecchiano ciò che i rossoblù hanno fatto vedere in campo, soprattutto nelle ultime due gare
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Miracoli in azione durante Samb-Reggiana (Foto Alberto Cicchini)

di Benedetto Marinangeli

Tre punti nelle ultime quattro partite, meno dieci dalla capolista Padova e terzo posto in classifica. Questi i numeri della Samb dopo il pari interno con la Reggiana. Dati che restano negli annali ma che non sono veritieri rispetto sa ciò che si è visto in campo, soprattutto nelle ultime due partite. I pareggi con Padova ed emiliani hanno una valenza importante soprattutto sotto il profilo tecnico. Certo non si può pensare al primo posto, visto il largo distacco dalla vetta, ma le ultime due partite hanno dimostrato che questa Samb può giocarsela alla pari con tutti. Una squadra camaleontica che cambia pelle a seconda dell’avversario e che produce gioco ed occasioni. E’ stato così anche con la Reggiana dove è mancato solo il gol vittoria.

Le indicazioni di Capuano da bordo campo (Foto Cicchini)

«Li abbiamo surclassati» ha detto Capuano in sala stampa ed è vero. Alla Reggiana, la Samb, ha lasciato solo le briciole, con un Perina sempre attento nelle due occasioni avute dall’ undici emiliano. Per il resto, si contano almeno sette palle gol per i rossoblù. Un divario netto che conferma l’ottima prestazione di Conson e compagni. Ma bisogna dire che anche questa volta le decisioni dell’ arbitro hanno lascito alquanto perplessi. Soprattutto sul gol annullato a Miceli per una presunta spinta in area di Di Pasquale su un difensore della Reggiana. Episodio a dir poco dubbio che va aggiungersi ad altri, sempre sfavorevoli alla Samb.

Ed andiamo ad elencare i più eclatanti. Il rigore non dato su Miracoli contro il Fano, quello non assegnato contro il Pordenone per un evidente fallo su Di Massimo, fino alla rete del Padova realizzata in netta posizione di fuorigioco. Tre indizi fanno una prova. Finora solo due i penalty a favore dei rossoblù contro il doppio della capolista. Episodi che alla fine sono andati a condizionare l’attuale classifica. «Sembra che ce l’abbiano con noi» ha tuonato in sala stampa Eziolino Capuano e le recriminazioni del tecnico rossoblù analizzando le varie partite non sembrano essere così peregrine.

Uno spettacolare controllo di Tomi (Foto Cicchini)

Ma ormai come recita un vecchio adagio, acqua passata non merita più. La Samb deve puntare a trarre il massimo da qui fino alla fine del campionato. Anche il secondo posto ha una valenza estremamente importante in prospettiva playoff. Si riposa il primo turno e si ha poi la possibilità di giocare in casa, con, a parità di risultato il fattore campo a favore, fino alle final four di Pescara. E quindi, ecco che nel caso in cui non si riuscisse a ripetere l’exploit della Cremonese (i lombardi recuperarono addirittura tredici punti all’ Alessandria) sarebbe estremamente importante piazzarsi alle spalle di chi  vince il campionato.

E diventa così determinante la gara di venerdì prossimo, sempre al Riviera (in diretta su Sportitalia) alle 20,45, contro il Mestre. Tre punti fondamentali da conquistare ad ogni costo per riprendere la marcia soprattutto tra le mura amiche dove la vittoria manca dal 29 dicembre 2017, dal derby con la Fermana.


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