Terremoto, stanche di aspettare
le nove famiglie di via Argenti
Sedici mesi di disagi e rabbia

ASCOLI - Promesse e solleciti sono stati disattesi. Dopo i sopralluoghi, ci sono state due ordinanze (settembre 2016 e gennaio 2017) per la messa in sicurezza in 15 giorni. Ma sono trascorsi 16 mesi. Il marciapiede è ancora transennato
...

La palazzina di via Achille Argenti con il marciapiede transennato da tempo memorabile

 

“Preso atto che i due immobili all’ultimo piano risultano inagibili e preso atto che da sopralluogo, conservato in atti, risulta la necessità, per la tutela della privata incolumità, di mettere in sicurezza l’edificio con immediatezza e comunque entro e non oltre 15 giorni dal ricevimento della presente ordinanza….”

E’ scritto così nell’ordinanza comunale numero 456 del 26 settembre 2016, recapitata anche all’amministratore Alessandro Cipollini. Ma visto che non ha prodotto alcun esito ne è seguita un’altra, un anno fa: la numero 11 del 5 gennaio 2017. Entrambe riguardano l’edificio di tre piani situato al civico 35 di via Achille Argenti nel popoloso quartiere di Borgo Solestà. Riguardano, ovviamente, le condizioni dello stabile dopo i terremoti del 24 agosto e del 30 ottobre 2016. Il caso di questa palazzina di via Argenti è particolare, come hanno potuto rilevare anche i tecnici che hanno effettuato i sopralluoghi. E’ stata subito completamente evacuata perché il rischio di crollo era notevole. Il marciapiede sottostante venne addirittura sottoposto a transennatura, unitamente a quello lungo la confinante via Macallè, per impedire ai pedoni di passare sotto.

Sono numerosi gli edifici che aspettano di essere restaurati ma, vista la pericolosità, quello di via Argenti dovrebbe avere una priorità. E invece… Doveva essere messo in sicurezza entro quindici giorni per salvaguardare l’incolumità ma sono trascorsi sedici mesi e nulla è stato ancora fatto. Le nove famiglie non riescono ancora a tornare nelle loro abitazioni e si sono dovute arrangiare altrove, con disagi per anziani e disabili. Chiedono che le ordinanze vengano rispettate e si faccia finalmente qualcosa di concreto per risolvere il problema.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X