La partita a scacchi di Bergman
Cinesophia parte col mito

ASCOLI - Il festival, che si terrà il 23 e 24 febbraio al Ventidio Basso, dedicherà la sua prima giornata al grande regista de "Il settimo sigillo". Tra filosofia e cinema, interventi di Panzavolta, Catà, Fabris e spettacolo diretto dalla Ercoli
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La celebre partita a scacchi de “Il settimo sigillo”

Il mito nacque a Uppsala, quarta città della Svezia, nel 1918. Facile fare i conti: il 14 luglio avrebbe compiuto 100 anni. Un secolo di cinema, di arte, di confini abbattuti. Di partite a scacchi con la morte. Indimenticabili. Va da sé, dunque, che la seconda edizione di Cinesophia, il festival dell’estetica e filosofia del cinema in programma nella due giorni del 23 e 24 febbraio al Ventidio Basso, sia dedicata alle celebrazioni internazionali in onore di Ingmar Bergman. In particolare, la prima giornata del festival sarà imperniata sulle declinazioni contemporanee delle tematiche a lui più care, con la partecipazione di filosofi, giornalisti che si incontreranno su un tema complesso e affascinante quale “realismo magico”. non a caso, altro punto fermo dell’evento sarà la macchina da presa di Federico Fellini.

Andrea Panzavolta

Attraverso conferenze, dibattiti e inediti spettacoli Cinesophia indagherà le mille sfaccettature dei capolavori del cinema bergmaniano. Si comincia alle 16,30 con il giornalista Andrea Panzavolta che proporrà l’interpretazione di due scene memorabili. «Il grande tema che sta alla base del realismo magico del grande cineasta svedese -dice Panzavolta- è il teatro (e quindi anche il cinema) come forma suprema di illusione nel duplice significato della parola: artificio e falsificazione della realtà, ma anche lusus, gioco, il quale è capacità di cogliere il centro di tutte le cose. Ma l’esito in ultima istanza sconsolato a cui potrebbe condurre il realismo magico è corretto da ciò che, secondo Bergman, è l’unica cosa reale nell’esistenza di ogni essere umano: l’amore».
Il pomeriggio proseguirà con il filosofo Cesare Catà con “L’amor perduto da Bergman a La La Land”. Un gioco di contaminazioni in cui nostalgia, sogno e realtà si avvicendano tra classici del cinema e opere contemporanee.
Concluderà Adriano Fabris “Io sono la morte, note a margine de Il Settimo Sigillo”: dalla partita a scacchi tra il cavaliere Antonius Block e la morte alla rappresentazione della vita degli artisti, verranno analizzati i tantissimi risvolti iconografici di una delle opere che più hanno influenzato la cinematografia contemporanea.
L’omaggio a Bergman si trasformerà in uno spettacolo ideato e diretto da Lucrezia Ercoli, dedicato al tema dell’adolescenza: “Non ti libererai di me, da Fanny e Alexander a Chiamami col tuo nome” con la musica dal vivo della band di Popsophia Factory, le parole dello scrittore Simone Regazzoni, i montaggi del regista Marco Bragaglia.
Il festival è organizzato dal Comune di Ascoli Piceno e dall’Associazione Popsophia in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale. La partecipazione agli appuntamenti è valida come “corso di formazione” riconosciuto a livello ministeriale per studenti e insegnanti. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero. Per iscriversi si può inviare una mail a info@popsophia.it.

Ingmar Bergman


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