Giorgia Meloni attacca la ricostruzione
«A Mps 20 miliardi in un pomeriggio»
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ASCOLI - Il maltempo ritarda l'arrivo da Rieti del leader nazionale di Fratelli d'Italia. Il previsto flash mob di protesta davanti dall'Ufficio regionale si sposta al PalaFolli. Centrodestra in forze per i suoi candidati alla Camera e al Senato. Piunti critica il Governo, Petrucci i Cinque Stelle: «Non possono amministrare nemmeno il loro condominio»
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Fioravanti e la Meloni

di Claudio Romanucci

(fotoservizio Andrea Vagnoni)

Il maltempo sposta al chiuso il flash mob di protesta contro la gestione del post terremoto. La fondatrice di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni è stata così accolta oggi pomeriggio all’interno del PalaFolli, a due passi dall’Ufficio regionale ricostruzione. Proveniente da Rieti e diretta a Pescara, l’ospite nazionale è arrivata ad Ascoli a sostegno delle candidature alle Politiche. A riceverla il candidato alla Camera Marco Fioravanti, la quale l’ha presentata alla gremita platea della struttura lungo la zona industriale. Nell’attesa, spazio ai rappresentanti istituzionali locali del Centrodestra, tra palloncini e bandiere tricolori, uno striscione dal messaggio eloquente (“Basta giocare sulla nostra pelle”). Sul palco il sindaco di Potenza Picena Francesco Acquaroli, quelli di Ascoli e San Benedetto Guido Castelli e Pasqualino Piunti, il vice sindaco di Acquasanta Luigi Capriotti, il sindaco di Arquata Aleandro Petrucci.

Il comizio

Per Castelli “la Sinistra fa la lotta dei desideri, dimenticandosi della famiglia quale elemento centrale della società”, mentre Piunti rimarca il tema dell’incontro, il post terremoto (San Benedetto ha risposto immediatamente e offrendo la sua accoglienza, come mai un governo inetto non è riuscito a dare risposte sulle macerie?). Aleandro Petrucci ricorda come i cittadini abbiano un’arma, il voto: «Quella per il mio paese è una lotta quotidiana contro la burocrazia. La rimozione delle macerie va a rilento. I Cinque stelle? Nemmeno il loro condominio possono amministrare». Poi la difesa ai primi cittadini di Amatrice e Norcia Pirozzi ed Alemanno per gli avvisi di garanzia ricevuti legati agli effetti del sisma.
In platea c’erano anche i candidati alleati, Giorgia Latini della Lega, Donatella Ferretti e Graziella Ciriaci per Forza Italia, il portavoce regionale di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli e altri rappresentanti locali.

Il sindaco Petrucci

Giorgia Meloni, frenata dal maltempo, è giunta con quasi un’ora e mezza di ritardo, alle 16.30,  accolta dal balletto sotto al palco: «Nel viaggio che ci ha portato qui da Rieti abbiamo toccato con mano le difficoltà del territorio passando per la Salaria. Abbiamo avuto governi che ci hanno messo un pomeriggio a trovare 20 miliardi di euro per una banca. Perché in quasi due anni hanno consegnato, quando è andata bene, il 60% delle casette per i terremotati? Casette per le quali si spende circa tremila euro al metro quadro. A questo punto dico che se in poco tempo non riescono a trovare soluzioni-tampone quella definitiva la trovano dopo venti. Stiamo parlando di soluzioni abitative temporanee che costano tantissimo. Siamo nella eterna emergenza. La gestione del post terremoto da parte del governo è una dimostrazione delle sue priorità. Se ci vogliono tre ore per trovare i soldi per Monte Paschi, se non si riescono a sfrattare le case occupate abusivamente da decenni in intere zone franche che ci sono anche qui nelle Marche non possono metterci un pomeriggio a sfrattare una come ‘nonna Peppina’. Fratelli d’Italia ha aiutato fin dall’inizio il Governo per la ricostruzione: la prima mozione fu presentata da noi, parlava di come rimettere in sicurezza la Salaria, le infrastrutture, gli aiuti ai terremotati e la ‘no tax area’ per le attività commerciali. Gran parte delle nostre proposte non sono state approvate».

Graziella Ciriaci e Carlo Ciccioli


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