Francesco Bellini nella sede di corso Vittorio insieme ai sei nuovi rinforzi del mercato di gennaio
di Claudio Romanucci
Francesco Bellini a tutto campo. Il patron bianconero torna a parlare a 360 gradi dell’Ascoli a due giorni dal delicato scontro salvezza dei bianconeri con il Cesena. Il silenzio stampa a metà della società (dopo le gare parla infatti solo il tecnico Serse Cosmi) viene così interrotto forse nel momento più delicato del campionato. Nella sala conferenze di corso Vittorio Emanuele ci sono anche Kanoutè, Agazzi, Cherubin, Martinho, Ganz e Monachello. «Ci hanno lasciato Vagnini e Arpili. Sono stati sostituiti da Roberto Ghielmetti. Il nostro speaker Matteo Piconi è sostituito da Angelo Camaiani. Credo che ci salveremo abbiamo un gruppo forte. Se siamo uniti non ci sono problemi. Ho parlato con la tifoseria e deciso di azzerare quanto successo guardando al futuro per vincere. Forse ci sono stati degli sbagli, anche io, ma assolutamente in buona fede».
Sulla questione stadio: «Non sono in mezzo alle trattative. Ci sono stati due incontri a Roma e ad Ascoli tra sindaco, Credito sportivo e B Futura. E’ stato fatto uno studio sullo stadio. Il sindaco ha confermato che la parte est sarà pronta per la prossima estate. Chiedete a lui, quando parlo io la data cambia spesso…. Ho promesso a tifosi che costruirò la curva sud se avremo la convenzione». E sul mercato: «ho dato al mister cinque dei sei acquisti. Nel settore giovanile abbiamo giovani molto interessanti. Diop resta con noi».
Il colpevole di questa situazione? «Sono io. Le posizioni interne sono gestite più o meno da me. Se ho sbagliato li pago io. Tutti rispondono a me, non ad altri. Alla fine chi ha colpa sta sempre sopra».
Si è chiuso un ciclo? «Volevo aprirne uno quest’anno come ho detto in diverse occasioni. Forse dobbiamo ricominciare ancora da capo. Mi fa sperare il gruppo giovanile».
Sul contratto di Giaretta ha confermato che «il contratto è stato depositato circa 7-10 giorni fa. Forse il periodo passato in cui sono stati commessi errori maggiori era in presenza del tandem Marroccu-Lovato».
A mente fredda la parentesi Maresca come la giudica? «Ci tenevo, non so se è stato un errore, vediamo ora che tipo di allenatore diventerà. Ma quelli che che avevo preso prima avevano fallito. Abbiamo fatto una squadra per Favilli, aveva fatto 5 gol in 10 partite. Abbiamo avuto giocatori infortunati per molti mesi. Adesso non si cambia, il dato è tratto disse Cesare. In caso di esiti negativi verranno rivisti i contratti con molti. Tornando al campo, tranne Vercelli non trovo gare in cui ho qualcosa da dire al gruppo. A Frosinone ho visto la gara fino al rigore sbagliato poi mi hanno detto che abbiamo giocato bene. Parto domani e lascio a voi questa squadra. Sappiamo dove andiamo e cosa dobbiamo fare».
Ci sono realtà interessate alla società? «Quattro gruppi, ma non c’è niente di concreto e nemmeno distante».
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