Attenzione a dove si lascia la bici
In arrivo sanzioni fino a 150 euro

SAN BENEDETTO - Scatta la linea dura contro il parcheggio selvaggio dei velocipedi. Tutti i dettagli nell'ordinanza firmata dal sindaco Pasqualino Piunti
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L’amministrazione comunale dichiara guerra alle biciclette abbandonate. Infatti spesso si possono notare velocipedi privi di sellino, arrugginiti o senza ruote che sono legati a pali della luce, alberi e quant’altro. Insomma l’obiettivo dell’ ordinanza firmata dal sindaco Pasqualino Piunti punta alla lotta del degrado in città. Nell’atto del primo cittadino si vieta di lasciare liberamente e per lunghi periodi, le bici su marciapiedi, aiuole, pali o ringhiere. Le zone maggiormente interessate  sono “costituite – si legge nell’ordinanza – dall’area del centro storico e dalla zona di viale De Gasperi e le zone interessate che rivestono particolare rilevanza sia per l’alta densità abitativa sia per il numero e le tipologie delle attività insediate, costituendo così un luogo ad elevata frequentazione di pedoni e veicoli”. Per questo motivo l’articolo 1 dell’ ordinanza fissa il divieto di abbandono di velocipedi in cattive condizioni

Il sindaco Pasqualino Piunti

d’uso e il divieto di aggancio a manufatti stradali o altre opere fisse. E quindi non sarà più possibile agganciare le biciclette ad “elementi di arredo urbano, monumenti, fioriere, pali della luce e di segnaletica stradale e alberi”, oltre che a “ringhiere, recinzioni, cancelli pubblici e privati”. E’ consentito, invece, il fissaggio dei velocipedi “alle rastrelliere appositamente predisposte o autorizzate dall’Ente proprietario della strada, per un periodo non superiore a 7 giorni”.

Per quanto riguarda, infine, il sistema sanzionatorio (art. 2 dell’ ordinanza), si applica una multa che va dai 25 ai 150 euro. Le violazioni potranno essere accertate da tutte le forze di Polizia territorialmente competenti. Il sindaco, sempre secondo l’ordinanza, “con decreto motivato, può abilitare altro personale dipendente del Comune o dipendenti di società o aziende partecipate dal Comune all’esercizio delle funzioni di accertamento con riferimento a materie specificamente individuate nell’atto di nomina”.

B.Mar.


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