Temperature anche di 10 gradi in un punto dove si effettuano prelievi e vaccinazioni, per una situazione peraltro già in essere da tempo. Ecco dunque che medici e infermieri che operano nella palazzina ex Gil di viale Federici, evidentemente in difficoltà, hanno inviato una lettera a Giulietta Capocasa, direttore dell’Asur 5, e a Marta Ursini del Servizio Prevenzione e Protezione.
«Con la presente siamo a segnalare il disagio patito ormai da diversi mesi e allo stato attuale, in considerazione delle difficili condizioni climatiche, divenuto insopportabile. -scrivono- Nei locali in cui viene svolta l’attività lavorativa (ambulatoriale e amministrativa), situati al piano terra dello stabile ex Gil, si registrano temperature medie di 10-13 gradi, in quanto gli impianti di condizionamento funzionano a singhiozzo nell’arco di una intera giornata lavorativa, come già segnalato giornalmente sia alla ditta di manutenzione sia all’Ufficio Tecnico Aziendale.
Nonostante i numerosi interventi effettuati dagli operai della ditta appaltatrice, la situazione non è migliorata.
Si segnala che le stesse identiche problematiche sono state evidenziate nei precedenti anni.
Gli operai che giornalmente intervengono su nostre richieste hanno affermato che il problema deriva dal fatto che l’intero impianto non risulta idoneo a supportare il fabbisogno energetico per riscaldare tutto il piano terra e inoltre, dal precedente anno, sono in attesa di un componente da sostituire.
Si prega, per quanto di competenza, di intervenire a tutela della salute sia dei dipendenti che dell’utenza (soprattutto di fascia protetta, come bambini ed anziani) che accede ai servizi».
Lu. Ca.
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