Castelli convoca assessori e consiglieri:
«Fare squadra per ripartire»

ASCOLI - La sconfitta di Fioravanti è stata addebita al crollo del Pd che ha fatto volare i 5Stelle.
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Un vertice a palazzo Arengo convocato ieri dopo pranzo per le 18, sempre di lunedì. A meno di 24 ore dall’esito del voto, il sindaco Guido Castelli ha chiamato a raccolta assessori e consiglieri dopo il risultato elettorale di domenica che ha visto la sconfitta di Marco Fioravanti nel collegio uninominale, la mancata elezione di Donatella Ferretti (seppure difficile sin dalla vigilia) nella lista proporzionale di Forza Italia e l’elezione della leghista Giorgia Latini, apparsa certa sin dalla nomination. Durante la riunione è stato analizzato il voto politico dando la “colpa” delle mancate elezioni al boom dei 5Stelle che hanno tolto tanti voti al Pd che non ha superato nemmeno il 20%. L’obiettivo del sindaco è quello di ripartire e ricompattare sin da subito i ranghi della maggioranza per condurre in porto con serenità l’ultimo scorcio di legislatura.

Castelli e Fioravanti

Sul suo cammino, tuttavia, Castelli ora potrebbero ritrovarsi una Lega Nord con un peso politico specifico maggiore rispetto a prima delle elezioni in quanto prima forza della maggioranza di centro destra. In casa lega si danno per scontate le dimissioni di Giorgia Latini da assessore comunale appena metterà il primo piede in parlamento. Già nel messaggio Facebook diffuso oggi pomeriggio da Andrea Antonini (Lega in cui si preannuncia un vertice alla presenza del commissario regionale Arrigoni proprio per discutete dei “nuovi ruoli in giunta” per il partito di Salvini. La prima forza della maggioranza, inoltre, non potrebbe accontentarsi dalla mera sostituzione della Latini, ma pretendere anche qualcosa in più sotto forma di assessorati. Senza dimenticare il voto amministrativo ormai alle porte e i campanelli d’allarme su rinnovamento esplosi con il boom dei 5Stelle in città. Sul fronte dei numeri non sembrano esserci state “defaillances” (almeno eccessivamente evidenti…) nel consenso portato alla causa dai vari consiglieri e assessori mobilitati alla grande in questa campagna elettorale. Tuttavia il risultato azzurro (poco più del 12% alla Camera e 13,11% al Senato, comunque superiori alla media regionale del 9,9%, ndr) è stato sicuramente ben al di sotto delle aspettative della vigilia quando l’asticella dell’obiettivo era stata fissata, ai piani alti di palazzo Arengo, al 20%. Anche l’estrema destra di CasaPound ha tolto in città quasi mille voti, diventati tremila in tutto il collegio. 

r.p.

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