Ultima tappa per “Ascolinscena”, prima della serata “Oscar” che decreterà i vincitori di questa undicesima edizione della rassegna dedicata alle compagnia amatoriali. Sabato 10 marzo alle 21, presso il PalaFolli, la palla passa alla compagnia “La Moscheta” di Verona con “Alcazar”, uno dei testi più interessanti di Giovanni Clementi, ambientato tra il 1943 ed il 1944, diretto da Daniele Marchesini.
Un momento dello spettacolo
La storia racconta di una scalcinata compagnia di varietà chiusa in un rifugio antiaereo dove, fra un bombardamento e l’altro, è costretta a preparare il nuovo spettacolo. Due ballerine di terza fila, un ballerino gay, un operaio che si improvvisa ballerino per l’occasione e un attore con la “A” maiuscola, affamato, ma ricco di charme. Andare in scena a tutti i costi è la loro ambizione, una missione che da sola è in grado di cementare l’unione fra persone e caratteri tanto diversi. Dove, se non all’Alcazar, luoghi in cui si esibivano i più celebri attori dell’epoca, vorrebbe portare lo spettacolo una simile compagnia? Ma Alcazar in spagnolo vuol dire fortezza ed ecco quindi che all’orizzonte si staglia il vero rifugio, la vera fortezza dei debuttanti: la speranza di tornare a vivere alla fine della guerra. Il rifugio delle loro anime e la resistenza al destino.
Sul palco, oltre allo stesso Marchesini, Barbara Urbani, Nicola Marconi, Giulia Corolaita, Pamela Occhipinti, Alberto Castelletti e Andrea Bordoni, alfieri di un gruppo teatrale nato nel lontano 1981 con “I rusteghi” di Carlo Goldoni. Il loro nome prende spunto dal titolo di una delle più famose opere del Ruzante.
La serata finale di Ascolinscena si terrà il 14 aprile, con ospite il cabarettista Angelo Carestia.
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