A Castelli la prima carta d’identità elettronica
Ma il sistema informatico fa le bizze

ASCOLI - Consegnata, non senza qualche intoppo tecnico, al primo cittadino il documento dematerializzato. Cambiano procedure, tempi e costi: tutte le informazioni per i cittadini
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di Stefania Mistichelli

Il sindaco mentre richiede la nuova carta elettronica

L’era digitale approda in città, sotto forma di carta d’identità elettronica. È infatti andata ufficialmente in pensione la versione cartacea dell’unico documento d’identità ritenuto legalmente valido in Italia, per fare posto ad una card magnetica, che include al suo interno un codice che permetterà, in futuro, di accedere anche a servizi di carattere nazionale.
Una novità che, come tutti i cambiamenti, sarà inizialmente un disagio per il cittadino, visto che non sarà più possibile rinnovare la carta d’identità con una singola visita all’ufficio anagrafe, ma sarà necessario qualche passaggio in più.«Ci si potrà recare all’ufficio anagrafe solo previo appuntamento – spiega Alberto Pieroni, direttore degli uffici demografici del comune di Ascoli – che si potrà prendere o tramite l’Urp (telefonando e recandocisi personalmente) oppure accreditandosi presso il sito ministeriale “Agenda on-line” e seguendo le indicazioni. All’atto della prenotazione si riceverà uno stampato fornito di codice a barre che permetterà una velocizzazione della pratica in ufficio. Una volta preso l’appuntamento (ad oggi la lista d’attesa in città è di circa un mese), ci si recherà in ufficio nella giornata stabilita portando con sé il vecchio documento (o la denuncia di smarrimento) e un documento di riconoscimento, come la patente.

Il direttore dell’anagrafe Pieroni

Il rinnovo costerà 22 euro, mentre in caso di smarrimento, furto o deterioramento la spesa sarà di 27 euro. Da quel momento in poi, la carta d’identità elettronica arriverà in 6 giorni lavorativi. Si potrà scegliere se riceverla in comune o al proprio indirizzo; nel secondo caso, si dovrà dare il nome di un referente cui il corriere, appositamente istituito dal Ministero, potrà consegnarla in tutta sicurezza».
Come per la versione cartacea, anche per quella elettronica sarà possibile dichiarare la volontà di donare o non donare gli organi, oppure di rinviare la decisione ad un secondo momento.
La prima carta d’identità elettronica, stamattina, è stata proprio quella del sindaco Guido Castelli che, pur non avendo il documento scaduto, ha voluto cavalcare la novità, purtroppo non senza difficoltà. Infatti, il sistema ancora in rodaggio ha dato non pochi problemi ai funzionari che più di una volta hanno dovuto riavviare il pc per poter concludere la pratica. Un problema che, assicurano, verrà presto superato, una volta che il sistema andrà a regime.
«La difficoltà per i cittadini – afferma il sindaco di Ascoli – sarà imparare a prenotare per tempo questo documento, non più rinnovabile in una mattinata. D’altronde, se è importante abituare il cittadino al linguaggio digitale, in una sorta di nuova alfabetizzazione, è fondamentale anche che lo stato nazionale non lasci soli i comuni e imprima, accanto ad un rinnovamento di questo tipo, anche una grande modernizzazione della tecnologia e quindi delle infrastrutture. Da parte nostra, abbiamo aderito al progetto della società Open Fiber, che ci permetterà di far arrivare la banda larga in tutta la città entro l’anno. Il progetto fa parte di un piano operativo nazionale che permette di fare investimenti anche in zone a fallimento di mercato ed è cumulabile con quello promosso dalla regione Marche».

Il sindaco mentre appone le impronte digitali


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