di Bruno Ferretti
Con il Gran Premio del Qatar, sul circuito di Losail, domenica 18 marzo scatterà il Motomondiale 2018. In Moto2 ci sarà il debutto del pilota ascolano Romano Fenati (22 anni) che sale di categoria dopo sei stagioni trascorse, da protagonista, in Moto3. Esordì a 16 anni con il Team Italia proprio nel Gran Premio del Qatar classificandosi al secondo posto dietro Vinales, poi vinse il successivo G.P. a Jerez de la Frontera.
Fenati lo scorso anno in Moto3 con il Team Ongetta Rivacold e il numero 5
Fenati fu la vera rivelazione e chiuse la sua prima stagione mondiale al 6° posto mettendo in luce indiscutibili doti che ha poi confermato e consolidato nelle stagioni successive. Nel 2014 entrò a far parte dello Sky Racing Team VR46 ovvero la squadra di Valentino Rossi, ma il rapporto si chiuse due anni dopo, fra le polemiche.
Nel settembre 2016 tornò in pista con l’Ongetta Rivacold Racing Team e lo scorso anno è stato vice campione del mondo di Moto3 alle spalle dello spagnolo Mir che, come lui, è salito in Moto2. Fenati cercherà di prendersi la rivincita, e il duello continuerà. Mir, alla vigilia, è considerato tra i favoriti con Alex Marquez, Binder e il portoghese Oliveira.
Nove i piloti italiani in Moto2: con Fenati, portacolori del team pesarese Marinelli Rivacold Snipers, pronti al via Francesco Bagnaia e Luca Marini (fratello di Valentino Rossi) del Team Sky VR46, Mattia Pasini e Andrea Locatelli della Italtrans, Federico Fuligni e Simone Corsi della Tasca Racing Scuderia Moto2, il marchigiano Lorenzo Baldassarri (Pons HP 40) e Stefano Manzi (Forward Racing Team). Fenati, che ha effettuato collaudi con la nuova moto a Valencia e Jerez, sarà in gara con il numero 13. Ha dovuto lasciare il suo 5 perché già utilizzato da Locatelli. «Le prime impressioni sono sicuramente positive ma la Moto2 è ancora tutta da scoprire – ha dichiarato l’ascolano a “Corsedimoto.com” – servirà un po’ di tempo per trovare la quadra. Ricordiamoci che è tutto nuovo per me, ma anche per la mia squadra. Abbiamo tanto lavoro da portare avanti e non vediamo l’ora di iniziare. Il mio sogno? Potete immaginarlo ma non lo dico. Un team con cui mi piacerebbe esordire in Moto GP? E’ l’eccellenza e non si può disdegnare alcun team. Tutti vanno bene, ma se fosse italiano sarebbe fantastico».
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