«Invece di assumere gli psicofarmaci preferiva fumarsi una canna. Stava male dopo che si era lasciato con la ragazza». E’ stato questo il racconto di un padre sambenedettese in merito alle vicende del figlio finito a processo sempre per detenzioni di stupefacenti a fini di spaccio.
Il palazzo di giustizia (foto Vagnoni)
In tribunale, di fronte al giudice Barbara Pomponi, è stato anche ricordato un episodio risalente all’estate del 2016 quando a casa del giovane si presentarono i militari della Guardia di Finanza dopo che il ragazzo sfuggì ad un controllo nel centro di San Benedetto. Anche in merito al rinvenimento di piccole bustine di plastica da parte dei finanzieri, il genitore ha spiegato, mostrandole anche al giudice, che erano utilizzate per alcuni hobby legati alla musica.
r.p.
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