di Benedetto Marinangeli
Mai un tema è così attuale per un convegno. Soprattutto dopo gli ultimi fatti di cronaca. “La violenza non ha sesso” è questo il titolo della convention che si terrà giovedì 22 marzo all’auditorium Tebaldini di San Benedetto del Tronto. «Si tratta – dice l’assessore alle pari opportunità Antonella Baiocchi nel presentare l’evento – di un’occasione formativa senza precedenti nel quale si vogliono abbattere i luoghi comuni fallaci della cultura dominante in merito alla violenza. Il convegno ha l’obiettivo di riavvicinare il mondo maschile e quello femminile e far comprendere che, in merito alla questione della violenza, il vero nemico da combattere è la cultura fallace con cui sia maschi che femmine gestiscono le divergenze: la gestione dicotomica delle divergenze non permette infatti l’esistenza in una relazione tra gli interlocutori ma la personalità dell’uno rischia di andare sistematicamente a discapito dell’altro. Spiegheremo che violenza significa in sintesi raggiungere i propri obiettivi ferendo l’interlocutore e cercheremo di far capire che le ferite sono sì al corpo ma anche all’anima, e che queste ultime sono le più subdole e difficili da individuare».
«E’ un problema di cultura. Chiunque uomo o donna – aggiunge l’assessore Baiocchi – quando si trova nella posizione dominante tende a prevaricare, il tutto indistintamente dal sesso. E quindi si deve uscire dal binomio maschio contro femmina dove si intende il primo come carnefice, portatore di caratteristiche prevaricanti e la seconda come portatrice di caratteristiche di umiltà e di sottomissione. Statisticamente sono le donne ad avere la peggio ma la problematica va vista in un’altra angolazione. La vera novità di questo convegno è che presenteremo grazie all’intervento del dottor Fabio Nestola, presidente della Federazione nazionale Bigenitorialità, i dati sulla violenza sugli uomini. E quindi parleremo della persona vittima di violenza indipendentemente dal sesso. Ed è questo ciò che faremo». «Un argomento – aggiunge il sindaco Pasqualino Piunti – che conosco bene perché sono stato l’unico maschio a ricoprire in Italia il ruolo di assessore provinciale alle pari opportunità. Durante il mio mandato, secondo i dati Istat, i casi di violenza sulle donne sono diminuiti, ponendo la Provincia di Ascoli Piceno al primo posto in Italia. Un plauso va alla Prefettura, alla Questura, alla Commissione Pari Opportunità che hanno fatto si che il nostro territorio potesse avere un punto di riferimento importante per contrastare l’odioso fenomeno della violenza sui soggetti più deboli».
Moderato da Vincenzo Luciani, direttore delle cure tutelari dell’Asur Area Vasta 5, il convegno vedrà come direttore Giulietta Capocasa, direttore Asur Area vasta 5, e come direttore organizzativo Gianni Balloni, avvocato e consigliere comunale. Relazioneranno lo psichiatra Angelomarco Barioglio (Definizione e tipologia di violenza), il magistrato Maria Rita De Angelis (Violenza e prevaricazione in ambito giuridico), la responsabile del Centro Antiviolenza Laura Gaspari (La violenza sulle donne) e Fabio Nestola (La violenza sugli uomini). Concluderà la giornata una tavola rotonda sul tema “Debolicidio, la matrice alla base della violenza”. Il convegno è organizzato con la collaborazione dell’Ambito Territoriale Sociale 21, dell’Asur, dell’associazione Adiantum, della Commissione Pari Opportunità, del club Soroptimist, del Lions Urbs Turrita e dell’associazione Arosir. Sono previsti crediti ECM per tutte le professioni sanitarie nonché gli accrediti per gli assistenti sociali ed avvocati. Sarà possibile seguire il convegno in diretta streaming dal sito del Comune.
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