Ascoli, 4 gol nel test col Ciabbino
a porte chiuse: siamo all’assurdo
Poco feeling squadra-dirigenza

SERIE B - Bellini ha chiesto unità ma ai buoni propositi non seguono i fatti. Le reazioni di Bianchi a Palermo e Monachello con la Ternana indizi di un possibile malessere. A fine partita la squadra festeggia Carpani ma non saluta i tifosi
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Buzzegoli dopo il gol che ha deciso Ascoli-Bari (Foto Edo)

di Bruno Ferretti

Test a porte chiuse anche con il Ciabbino, squadra ascolana che milita nel campionato di Eccellenza. Con tutto il rispetto per chi ha preso questa decisione, resta davvero incomprensibile, per di più all’indomani di una bella e importante vittoria contro il Bari conquistata anche grazie alla spinta – costante e trascinante – dei tifosi. Quegli stessi tifosi che poi non possono assistere a un test di allenamento perché trovano chiuse le porte del “Picchio Village”.

L’ingresso del Picchio Village (Foto Vagnoni)

E’ l’esatto contrario di quanto dichiarato di recente dal presidente Bellini che ha auspicato massima unione e unità di intenti fra tutte le componenti per raggiungere l’obiettivo salvezza, con un particolare appello ai tifosi. Da una parte si chiede sostegno e partecipazione al popolo bianconero, dall’altra si chiudono le porte. Ma perché? Siamo all’assurdo. Il test si è concluso 4-0 per l’Ascoli: dopo un autogol del Ciabbino, sono andati a segno De Feo, Ventola e Diop. Gli altri bianconeri hanno svolto lavoro defaticante mentre Rosseti si è allenato a parte. Venerdì 30 è in programma un allenamento (ore 10), ovviamente a porte chiuse. Poi i bianconeri avranno due giorni di vacanza per la Pasqua. La preparazione riprenderà lunedì 2 aprile.

Gianluca Carpani, operato qualche giorno fa al ginocchio sinistro non ce l’ha fatta a seguire la partita da casa in tv e si è fatto accompagnare allo stadio per essere vicino alla squadra, ai compagni. A fine partite, aiutandosi con le stampelle, è sceso in campo aiutato dal fisioterapista Massimiliano Damiani ed è stato abbracciato e festeggiato da tutti. Quando Buzzegoli ha realizzato il gol è andato di corsa in panchina: ha gridato qualcosa verso la telecamera a bordo campo e poi è stato sommerso dagli abbracci. Pare che Buzzegoli volesse mostrare al pubblico la maglia di Carpani per dedicargli il gol, ma la numero 8 in panchina non c’era e Buzzegoli – come mostrano chiaramente le immagini tv – c’è rimasto male.

Bianchi dopo il gol a Palermo

In seno all’Ascoli Picchio c’è qualcosa che non quadra. Una sorta di male oscuro. Qualcuno sostiene che fra squadra e dirigenza non ci sia la migliore sintonia. Lo sfogo di Bianchi a Palermo, rivolto verso la tribuna centrale dopo aver segnato il gol del vantaggio, è stato il primo indizio. Poi è arrivata la strana esultanza di Monachello dopo il rigore trasformato contro la Ternana a 5 minuti dalla fine. Inoltre, dopo il successo sul Bari ha sorpreso non poco il mancato saluto, a fine partita, della squadra ai tifosi della sud. Un’abitudine ormai consolidata nel tempo, al di là del risultato. Stavolta i bianconeri hanno festeggiato fra di loro e poi sono rientrati negli spogliatoi. Anche qui siamo alle ipotesi. Pare che la squadra voglia manifestare solidarietà a Venditti e Parlati, i due ventenni aggrediti verbalmente, ma anche con qualche spintone e uno schiaffo, da una decina di esagitati al ritorno dalla trasferta di Venezia dove l’Ascoli ha perso 1-0. E la dirigenza cosa fa per ricucire questo eventuale strappo? Il solito, cioè niente.


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