Arrestato per droga
e posto ai domiciliari
nella casa trasformata in pattumiera

ASCOLI - L'anziana madre, trovata inferma a letto quando i Carabinieri hanno arrestato il figlio, è stata accolta da conoscenti. La ditta che doveva disinfestare l'appartamento non ha potuto farlo perchè di nuovo occupato dal 43enne. Da sistemare 11 gatti e 3 cani. I quattro esposti dell'amministratore del condominio
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Una panoramica del quartiere di Monticelli (Foto Andrea Vagnoni)

di Andrea Ferretti

Ha destato scalpore la notizia di un uomo di 43 anni arrestato a Monticelli dai Carabinieri per detenzione e spaccio di droga. Non tanto per il reato, ormai purtroppo all’ordine del giorno, quanto per il fatto che nell’appartamento dove vive (usiamo il presente perchè sta ancora lì e spiegheremo perchè) c’era l’anziana madre, una donna di 77 anni, inferma a letto. E soprattutto perchè le condizioni igienico-sanitarie dell’appartamento hanno richiesto l’intervento, oltre che dei Carabinieri – che si sono occupati dell’arresto in quanto tenevano nel mirino l’uomo da tempo – sono intervenuti agenti della Polizia municipale, i Vigili del fuoco che hanno aperto la porta, ma soprattutto personale veterinario dell’Asur in quanto la casa era piena di animali. Nella fattispecie ben undici gatti e tre cani. In pratica uno zoo.

La storia, lunga e triste, andava avanti da anni e sembrava essersi conclusa con l’arresto del 43enne, con la donna trasferita in un luogo sicuro dove può essere assistita e curata, con gli animali sistemati in un luogo più idoneo, per loro e per gli umani. L’appartamento in questione si trova nel quartiere di Monticelli, al quinto piano del civico 3 di via dei Gladioli. Nel condominio, che si sviluppa su sei piani, l’appartamento balzato alla ribalta della cronaca si trova al quinto. In tutto ci abitano dodici famiglie che, come tutti i condomini, si affidano a un amministratore. Quest’ultimo da alcuni anni non fa che ricevere lamentele e preoccupazioni sullo stato di quell’appartamento, dove non è difficile immaginare cosa possa essersi creato con la presenza di numerosi animali.

«Nel 2016 inoltrai il primo esposto in Comune evidenziando ciò che accadeva, mi rivolsi ai Servizi sociali – dice l’amministratore Paolo Anastasio, che del condominio è il legale rappresentante – ma mi venne risposto che avevano interpellato chi ci abitava il quale aveva dato rassicurazioni. Insomma, era tutto ok. Ma così non era. Infatti a metà 2017 ho inoltrato un secondo esposto sempre ai Servizi sociali del Comune. Invitai a verificare se rispondeva a verità quello che mi avevano detto un anno prima. Intervennero i Vigili urbani che fecero poi una relazione dopo aver preso atto della presenza di escrementi che piovevano giù dal balcone nella parte comune del condominio». Ma siamo solo a metà dell’odissea, perchè arriva anche il terzo esposto. «Risale allo scorso dicembre, stavolta l’ho inoltrato anche all’Asur, alla Protezione animali, ai Carabinieri e alla Procura della Repubblica». Finisce qui? Macchè, arriva addirittura un quarto esposto. «L’ho presentato – spiega ancora il geometra Anastasio – agli stessi soggetti di quello precedente, allegando stavolta anche una specifica ordinanza sindacale datata 9 gennaio 2018 che ho trovato sul sito internet del Comune. Ma da quella data, per tre mesi, fino all’altro giorno è rimasto tutto fermo. Nel frattempo ho anche avuto modo di parlare con il sindaco che ho incrociato per strada, non solo ma ho anche chiesto un appuntamento seguendo la trafila ufficiale, ma da quindici giorni non ho risposte».

La svolta, almeno in parte, l’hanno fornita martedì mattina i Carabinieri i quali hanno arrestato l’uomo non certo perchè viveva in un appartamento ormai ridotto a una pattumiera. «Sembrava che tutto si stesse risolvendo nel migliore dei modi – conclude il legale rappresentante, ormai rassegnato come i residenti dello stabile – ma siamo da capo. Sembra incredibile ma è così». Cosa è accaduto? L’anziana sembra sia stata accolta in casa di una conoscente dove sicuramente vive in condizioni migliori. Il Servizio veterinario della locale Asur sta cercando un riparo per gli animali, alcuni dei quali continuano a stazionare nel condominio. Il Comune ha subito provveduto a incaricare una ditta per la disinfestazione dell’appartamento, ma quando oggi gli addetti alle pulizie si sono presentati – presenti anche i Carabinieri – si sono trovati di fronte a un appartamento non libero come pensavano, ma di nuovo occupato dal 43enne il quale in carcere c’è rimasto una sola notte. Il tempo di essere posto ai domiciliari. Dove? In via dei Gladioli. La disinfestazione, almeno per ora, è saltata. E siamo al punto di partenza.

Spacciava droga nella casa trasformata in pattumiera dove viveva con la madre inferma


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