di Renato Pierantozzi
Gli sciacalli beccati dai Carabinieri proprio a Pretare, la sua frazione. E i “turisti” a Pasquetta in mezzo alle case sventrate dove ci sono ancora materassi e gli oggetti della vita quotidiana. Non è un bel momento per i terremotati della frazione arquatana dove proseguono le demolizioni da parte dei militari del genio. Proprio la scorsa settimana, in occasione del sopralluogo del presidente della Regione, Luca Ceriscioli, una ruspa stava inghiottendo una casa ancora arredata. «Anche io, in diverse strutture che sono cadute o lesionate, ho subito dei furti – dice Filiberto Caponi, restauratore e artista di Pretare – tra cui delle porte abbastanza costose.
Filiberto Caponi in mezzo alle macerie di Pretare
E’ iniziata la fase dello sciacallaggio e tra le macerie girano personaggi poco piacevoli. Il giorno di Pasquetta ho visto persone a spasso tra le rovine come se fossero al supermercato. Siamo stati violati due volte: prima dal sisma che ci ha distrutto e ora dagli sciacalli che hanno il coraggio di entrare entrano nelle strutture pericolose con il rischio di essere colpiti. Non hanno rispetto di queste abitazioni aperte e sventrate. Tutto è di tutto. Mai come adesso, invece, servirebbe il rispetto delle cose, invece se ne fregano altamente. Vedere le tue cose che si sono salvate sottratte da qualcun altro fa veramente male. Ci sentiamo violati due volte».
Armi, droga e anche furti da sciacalli nella zona rossa di Pretare
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