I vivaisti e le aziende agricole della valle del Tronto protestano. E lo fanno in maniera vigorosa dopo che, lo scorso 1 aprile, non c’è stata l’attivazione del servizio di irrigazione previsto. Risultato: coltivazioni in crisi e, probabilmente, niente acqua fino al prossimo mese.
Una coltivazione in crisi lungo la valle del Tronto
«A nulla sono valse le proteste e le telefonate, siamo dovuti ricorrere ad una vera e propria diffida per cercare di smuovere i vertici del Consorzio di Bonifica e costringerli a ripristinare il servizio. Nessuno sa niente e chi sa tace. -fanno sapere alcuni vivaisti della zona tramite l’associazione “Marche a rifiuti zero”– Ma quello che si capisce tra le righe è che ora occorre più di un mese per fare la manutenzione dei canali che non è stata fatta nei mesi scorsi, mentre negli anni passati i lavori di pulizia dei canali iniziavano già a gennaio. Quindi, niente acqua fino a maggio se nessuno interverrà per realizzare con urgenza i lavori non eseguiti».
«Senza irrigazione, tra sette giorni, molte coltivazioni crolleranno definitivamente. I sopralluoghi vengono annunciati ma non vengono effettuati, chi pagherà i danni di questo disastro? -continuano- Intanto, sul sito del Consorzio, non appare nessun avviso che possa rassicurare i vivaisti e gli agricoltori. Lanciamo un appello a tutte le autorità affinché intervengano immediatamente per restituire acqua e lavoro ad un territorio già in crisi da troppo tempo».
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