di Benedetto Marinangeli
L’ autoscontro posizionato in via dei Tigli è oggetto di diatriba politica tra la minoranza e l’amministrazione comunale. Da una parte il Partito Democratico che con le note stampa del segretario del circolo di Porto d’Ascoli Claudio Benigni e del consigliere Tonino Capriotti accusano apertamente il Comune, dall’ altra i vertici locali rimandano al mittente le accuse.
Inizia Claudio Benigni. «Ritengo opportuno –scrive- che l’amministrazione chieda innanzitutto scusa alla città, impegnandosi contestualmente a verificare con la massima diligenze l’osservanza di tutte le prescrizioni di legge e a individuare una diversa e più adeguata location, se la Commissione lo riterrà. Si può sbagliare, ma si può fare ammenda, auspicando per il futuro che il sindaco Piunti non voglia più favorire il dispregio delle regole e compiacersene».
Tonino Capriotti (foto Vagnoni)
Poi è stata la volta del consigliere comunale Tonino Capriotti. «Il fatto che il Comune, in barba a tutti i regolamenti, abbia autorizzato un impianto irregolare –afferma l’esponente democrat- inducendo in errore lo stesso esercente è davvero grave. Ancor più grave in considerazione del fatto che non è la prima volta. Vi rinfresco la memoria, ricordando quando sono stati concessi gratuitamente patrocinio ed occupazione del suolo pubblico a manifestazioni totalmente private e a pagamento, aventi come tema il consumo di alcol. Venivano persino ignorate le linee guida riconosciute dalla stessa Amministrazione, il regolamento sull’occupazione di suolo pubblico, nonché le regole sulla libera concorrenza e le ordinanze emesse dallo stesso Sindaco qualche settimana prima.
Si evidenzia ancora una volta una gestione della cosa pubblica imbarazzante e scomposta, che denota un’incapacità di fondo, una mancanza di obiettivi ed idee. Oggi abbiamo raggiunto l’impensabile: si parla addirittura di potature pubbliche di alberi e di siepi pubbliche finalizzate all’istallazione di impianti privati non autorizzati, col solo risultato finale di multe e denunce a privati indotti in errore.
Ora mi chiedo: chi pagherà le eventuali sanzioni? Penso –conclude Capriotti- che il Consiglio Comunale, troppo spesso relegato ad un ruolo marginale e che viene convocato sempre più raramente, debba prendere in mano seriamente la situazione e cominciare ad esercitare con forza la propria funzione di controllo».
Ed intorno alle 13.41, con un comunicato stampa, l’ amministrazione comunale presenta le sue considerazioni. «Con riferimento alla vicenda dell’autoscontro in via dei Tigli –si legge nel comunicato- l’Amministrazione comunale intende chiarire in ordine cronologico tutti i passaggi che si sono svolti in modo che ognuno abbia ben chiaro quali siano le diverse responsabilità dei vari soggetti interessati».
Autoscontro (foto d’archivio)
Ed allora: «Le Amministrazioni comunali sono per legge tenute a compilare annualmente un elenco delle aree comunali disponibili per le installazioni di circhi, attività dello spettacolo viaggiante e parchi di divertimento. Con la delibera di Giunta n. 59 del 27/03/2018, l’indirizzo dell’Amministrazione ha individuato nell’area di via dei Tigli una di queste, ovviamente specificando che le installazioni devono rispettare le prescrizioni indicate dal settore Lavori Pubblici come previsto dal vigente Regolamento per la concessione di aree da destinare allo spettacolo viaggiante».
«Il titolare dell’attrazione in oggetto –prosegue la nota stampa- ha presentato una richiesta ma, in data 1 aprile 2018, la Polizia Locale ha effettuato su di essa un controllo rilevando che l’esercizio mancava di licenza di pubblico spettacolo, di agibilità e di autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico e contestando quindi violazioni sia di carattere amministrativo che penale. In data 6 aprile, poi, la Commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, presieduta dall’assessore Filippo Olivieri quale delegato del Sindaco, ha rilevato, con apposito verbale, il mancato rispetto delle prescrizioni previste esprimendo parere contrario».
Ed infine la chiosa. «Alla luce di tale parere, pertanto, sarà avviato da parte degli uffici competenti il procedimento di mancato accoglimento della domanda di rilascio della licenza temporanea di spettacolo viaggiante, che sarà adottato nel rispetto dell’art. 10-bis della L. 241/90, ovvero trascorsi 10 giorni dal ricevimento della relativa comunicazione. Tutto ciò attesta la massima attenzione al rigoroso rispetto delle norme da parte dell’Amministrazione comunale, sia nella sua componente politica sia nella parte amministrativa; le irregolarità –conclude la nota dell’ amministrazione comunale- sono state prontamente accertate con gli effetti che ne conseguiranno».
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