Dopo gli incidenti, spesso e volentieri mortali, le forze dell’ordine stringono ancora di più i controlli sull’asse attrezzato che attraversa la zona industriale da Castel Di Lama fino ad Ascoli. Solo nel pomeriggio odierno sono scattati i controlli con il telelaser da parte della Polstrada e poi da parte dei carabinieri sotto forma di posto di blocco. Nei mesi scorsi lungo questa arteria, infatti, hanno tragicamente perso la vita il motociclista Pietro Serafini, in sella alla sua moto, e poi anche le due donne ascolane Giovanna Angelini e Paola Benedetti travolte da un suv guidato da un automobilista ubriaco. Altri problemi riguardano la presenza di camion stazionanti davanti alla fabbrica Borgioni in attesa di caricare le merci e poi ripartire. Il problema principale riguarda l’eccessiva velocità dei mezzi che percorrono il rettilineo centrale che da Castel di Lama conduce fino alla periferia ascolana.
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