I bianconeri lasciano il campo a testa bassa dopo la sconfitta
di Bruno Ferretti
(fotoservizio Edo)
Niente da fare. Troppo forte questo Parma per l’Ascoli che ci mette tanta buona volontà ma deve incassare, a domicilio, la 18esima sconfitta stagionale. E resta in piena zona retrocessione, con una partita in meno da giocare (ora ne restano 6) e il morale sempre più basso. Del resto dove dovrebbe trovarsi una squadra che ha perso la metà delle partite disputate, cioè 18 su 36? Vince il Parma grazie al gol lampo, realizzato dopo soli due minuti, da Calaiò, favorito da una palla ingenuamente persa da Buzzegoli, con un fendente di sinistro a circa 20 metri.
Cherubin in anticipo su Siligardi
Una sventola potente e angolata: Lanni (rientrato dall’inizio al posto dello squalificato Agazzi) ci arriva con la punta delle dita ma non riesce a deviarla. Gol evitabile? Probabilmente sì. L’impressione è che Lanni sia stato un po’ sorpreso e abbia perso quella razione di secondo che, forse, gli avrebbe consentito di prenderla.
La partita si mette subito in salita per la squadra di Cosmi contro un avversario decisamente superiore sul piano qualitativo. Un esempio: quasi tutti i calciatori che il Parma porta in panchina nell’Ascoli sarebbero titolari. Con questa vittoria nell’anticipo gli emiliani salgono a quota 60 ovvero al secondo posto dietro l’Empoli capolista. Ma la classifica andrà valutata dopo le dieci partite di martedì 17 (turno infrasettimanale). E sarà certamente una classifica peggiore per il Picchio perché le squadre di fondo classifica qualche punto lo raccoglieranno.
Cosmi richiama i suoi dalla panchina
Cosmi, rispetto alla sconfitta di Foggia, ne cambia 4, uno in ogni reparto: giocano Lanni in porta, Cherubin in difesa, D’Urso a centrocampo e Ganz in attacco dall’inizio, mentre Gigliotti, Baldini e Varela vanno in panchina con gli altri. Turnover anche nel Parma che si schiera con il 4-3-3: Siligardi e Baraye sono gli attaccanti esterni, Calaiò il centrale. A centrocampo, da destra, Dezi, Munari e Barillà. Incassato il gol, l’Ascoli ha un impeto d’orgoglio e potrebbe pareggiare subito (6’) con l’unica, vera, occasione da gol. Ganz colpisce di testa in elevazione ma il portiere Frattali con una prodezza devia in angolo. Poi è il Parma a prendere in mano la partita sfruttando l’abilità tecnica dei suoi uomini. Siligardi sfiora per due volte il raddoppio con conclusioni: all’8’ è Lanni a salare in angolo, al 13’ la sfera esce di pochissimo alla destra del portiere bianconero. Prima della mezz’ora palla gol per Dezi, scattato in contropiede e servito da Mazzocchi: ma il suo piattone da distanza ravvicinata non centra lo specchio. E’ un monologo del Parma che si riavvicina al raddoppio con Siligardi.
L’ammonizione rimediata da Mengoni
Cosmi in avvio di ripresa sostituisce Buzzegoli (che non ha più energie da spendere) con Kanoute. L’Ascoli diventa più intraprendente ma non spaventa mai il portiere avversario. Monachello e Ganz, quasi sempre anticipati, non riescono a essere incisivi Cosmi manda dentro Clemenza al posto di Mengoni e cambia modulo tattico in corsa passa do da 3-5-2 al 4-3-1-2 dove Clemenza è il trequartista alle spalle di Ganz e Monachello, mentre Mogos e Mignanelli diventano difensori laterali, Paella e Cherubin uelli centrali. Un cambio anche nel Parma: Vacca per Dezi a centrocampo. Frattali blocca un colpo di testa di Cherubin (23’). Terzo e ultimo cambio nell’Ascoli: entra Varela, esce l’evanescente Ganz. Il Parma è fulmineo nelle ripartenze soprattutto con Baraye che va vicinissimo – per due volte – al raddoppio: in entrambe le occasioni è molto bravo a Lanni a chiudere la porta. I minuti di recupero sono 6 ma gli ultimi, generosi, assalti dell’Ascoli non producono l’effetto sperato. E il Parma si porta via i 3 punti.
Decisa entrata di Padella su Calaiò
ASCOLI (3-5-2): Lanni; Padella, Mengoni (16’st Clemenza), Cherubin; Mogos, Addae, Buzzegoli (4’st Kanoute), D’Urso, Mignanelli; Monachello, Ganz (24’st Varela). A disp.: Venditti, De Santis, Gigliotti, Florio, De Feo, Castellano, Parlati, Rosseti, Baldini. All.: Cosmi.
PARMA (4-3-3): Frattali; Mazzocchi, Iacoponi, Lucarelli, Gagliolo; Dezi (19’st Vacca), Munari (46’st Gazzola), Barillà; Siligardi, Calaiò, Baraye (37’st Di Gaudio). A disp.: Nardi, Dini, Ciciretti, Frediani, Anastasio, Insigne, Sierralta, Mastaj. All.: D’Aversa.
Arbitro: Serra di Torino (assistenti Lombardi e Cipressa, 4° ufficiale Camplone).
Rete: 2’pt Calaiò.
Note: spettatori paganti 2.714 per un incasso di 21.731 euro, abbonati 2.678, quota 19.774 euro. Ammoniti Mengoni (A) e D’Urso (A) per gioco falloso, Barillà (P) per comportamento non regolamentare. Angoli 6-4 per il Parma. Recupero 2’+6’.
L’ingresso delle squadre in campo
In curva sud si fa festa, ma la partita deve ancora iniziare
Addae ci prova di testa durante il forcing finale dei bianconeri
La deviazione aerea di Mogos poteva avere miglior fortuna
Le pagelle: Addae e Cherubin sufficienti, Lanni sorpreso da Calaiò ma dopo ne salva tre
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati