Gli abruzzesi di Germania
donano un’aula 2.0 ad Arquata

LA CERIMONIA - L'associazione culturale che riunisce gli italiani residenti a Wolfsburg ha deciso di donare agli studenti l'attrezzatura tecnica per le videoconferenze. Il sindaco Petrucci: «Speriamo sia il primo passo per un gemellaggio»
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Uno dei momenti della donazione

di Francesca Marsili 

L’Abruzzo conosce purtroppo molto bene cosa vuol dire il significato e la devastazione del terremoto. E’ per questo che l’Associazione Culturale Abruzzese, rappresentata nella cittadina tedesca di Wolfsburg da 9 circoli che riuniscono una folta comunità di italiani residenti in Germania, ha deciso di donare l’attrezzatura tecnica per la realizzazione di un’aula multimediale per videoconferenze alla città di Arquata del Tronto. Un valore di 12.000 euro raccolti attraverso varie iniziative solidali, per un’aula di nuova generazione allestita nell’attuale sede provvisoria del Comune, presso la scuola donata dalla Fondazione Rava. Ma i destinatari del progetto sono gli alunni, che hanno espresso il desiderio di uno strumento attraverso il quale potessero mettersi in contatto con il mondo e trasmettere le proprie emozioni e loro esperienze dopo gli eventi sismici del 2016.

Presenti alla cerimonia di consegna, svoltasi nella mattinata del 7 maggio, una delegazione di Wolfsburg rappresentata dal Cavaliere al merito della Repubblica Rocco Artale (presidente dell’associazione), Albino Lemme e Franco Miranda assieme al sindaco di Arquata Aleandro Petrucci e la dirigente scolastica Patrizia Palanca. Il taglio del nastro virtuale è avvenuto attraverso un emozionante collegamento in videoconferenza con i ragazzi e le ragazze della scuola italo-tedesca “Leonardo da Vinci” di Wolfsburg.
«Volevamo donare qualcosa alla scuola di Arquata dopo aver visto attraverso internet quanto accaduto a queste zone. -spiega Artale- Abbiamo chiesto al sindaco di cosa potesse aver bisogno e ci ha suggerito di donare questa strumentazione per effettuare videoconferenze in modo tale che i ragazzi potessero stringere amicizia con altre realtà e non sentirsi abbandonati in momenti così difficili».
«Questo spero sia solo il primo di altri collegamenti e che da questo primo contatto possa nascere un gemellaggio tra le due scuole», le parole del sindaco Petrucci alle quali si aggiungono commosse quelle della dirigente Palanca. «Siamo davvero felici di aver costruito un ponte per ora virtuale e che spero possa realmente tradursi nella possibilità di stringersi le mani ed abbracciarsi dal vivo. Abbiamo bisogno della vicinanza per attivare la resilienza necessaria».
Alla realizzazione di questo progetto ha contribuito anche la Onlus “La terra trema il cuore no” con sede a Feltre in provincia di Belluno, che è riuscita a regalare un grande tavolo del valore di 1.200 euro per la stanza multimediale attraverso i proventi della vendita delle “felpe del cuore” in tutta Italia, e il gruppo Missione Marche della provincia di Milano.


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