di Claudio Romanucci
PESCARA – Tripudio al 94°. Esplodono gli oltre 1.500 tifosi bianconeri in curva sud all’Adriatico. L’Ascoli è vivo, lotta, vince e vede la salvezza. Un risultato sorprendente a 90 minuti dalla fine della regular season che rilancia i bianconeri, capaci di sciupare palle gol a go go e a contenere un Pescara in debito di ossigeno. La gioia del lungo serpentone bianconero, dallo stadio, si è snodata poi lungo la via del ritorno. Il gol di Bianchi aveva acceso gli animi sugli spalti, con i supporter bianconeri che hanno incitato senza un attimo di sosta la loro formazione. I legni centrati da Baldini (palo e traversa) e le occasioni di Addae e quelle doppie di Rosseti e poi di Buzzegoli hanno fatto rimanere in gola il secondo urlo del pomeriggio di gloria in Abruzzo. Quando l’arbitro Aureliano di Bologna ha chiuso la disputa sono state grandi le scene di giubilo, segnale importante in previsione dello scontro diretto di venerdì sera al “Del Duca” con Brescia.
Se sul fronte dell’ordine pubblico tutto è filato via liscio senza problemi, non può essere sottaciuto il disappunto per l’organizzazione che ha costretto oltre 500 supporter del Picchio ad arrivare nel settore loro riservato a partita in corso, addirittura al 10° minuto. Ingente il dispiegamento di forze dell’ordine, con controlli effettuati praticamente in tutte le uscite dell’autostrada A14. La zona stadio è presidiata anche da un elicottero della Polizia. Non si sono registrati contatti tra le due tifoserie.
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