Finale di campionato amaro per il Valdichienti Ponte, nella penultima giornata del campionato dilettanti di calcio di Prima Categoria. Nel girone C, quello maceratese, la trasferta contro la Leonessa Montoro verrà ricordata soprattutto dal mister sambenedettese Pasqualino Minuti (ex bandiera della Samb, ma anche calciatore dell’Ascoli e di tante altre squadre prof), non tanto per il successo per 3-2 quanto – da come riferiscono i dirigenti della squadra di Monte San Giusto – per i pugni ricevuti ieri a fine match da parte del mister. I padroni di casa sono alla ricerca di punti salvezza mentre i maceratesi si giocano il titolo, poi conquistato dalla Civitanovese. Secondo i dirigenti della formazione ospite, per tutti i 90 minuti il trainer della Leonessa Montoro, da fuori la recinzione del campo in quanto squalificato, e i componenti della panchina e giocatori locali, hanno insultato e provocato i tesserati della Valdichienti Ponte, in quanto ritenevano che a loro il successo non avrebbe cambiato le sorti del campionato, ormai sfumato. In campo la partita è maschia e i duri interventi locali costano l’espulsione a due giocatori. Nel finale l’esterno maceratese Taglioni decide la partita con una botta da fuori e condanna alla sconfitta i padroni di casa. Al rientro verso gli spogliatoi, mister Minuti ha un diverbio con alcuni dirigenti locali mentre – riferiscono i dirigenti della formazione di Monte San Giusto – entrato nel rettangolo di gioco nonostante la squalifica, da dietro interviene l’allenatore della Leonessa che colpisce la parte esterna della testa il collega. I giocatori ospiti intervengono per far rientrare la situazione. Mister Minuti invece, visto il dolore provato, ricorre alle cure del pronto soccorso.
Un altro brutto episodio che si aggiunge, a distanza di pochi giorni, all’aggressione di un presidente all’allenatore avversario. Ancor più grave perchè avvenuto al termine di una partita del campionato Giovanissimi, nello specifico a Fermo al termine della gara Fermo FC-Monticelli. Nel mondo del calcio dilettanti e giovanile solitamente avviene di tutto, soprattutto nel finale di stagione, e questi episodi sono solo l’iceberg di una serie di fatti che alla fine vengono condannati, purtroppo, solo da un giudice sportivo. Stangate che, storicamente, sortiscono solo l’effetto di allontanare dal campo per un periodo (anche lungo) persone che sono comunque pronte ad essere rimpiazzate da altre in un batter d’occhio. Come da regolamento, alla fine conta solo quello che vede e che scrive l’arbitro nel suo referto. A seguire, la decisione del giudice sportivo, in questo caso quello della Federcalcio Marche.
Aggressione a Minuti, la Leonessa Montoro: «Non è stato un nostro tesserato»
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