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Sanità, Lucciarini smentisce Castelli:
«Voleva l’ospedale senza azienda
Ecco la prova del verbale»

OFFIDA - Il sindaco Valerio Lucciarini replica al collega ascolano tirando fuori il verbale della conferenza del 2012: «Non ho mai messo la precondizione dell'azienda ospedaliera, ma cosa clamorosa è che nemmeno il primo cittadino di Ascoli, che mente sapendo di mentire, la chiese»
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Il verbale della conferenza svoltasi ad Offida

Sanità e nuovo ospedale, continua il botta e risposta tra il sindaco di Offida Valerio Lucciarini e quello di Ascoli, Guido Castelli. «A differenza del sindaco di Ascoli -esordisce Lucciarini- cerco sempre di interloquire, anche pubblicamente, in maniera corretta e rispettosa con le istituzioni, tanto più con i ‘colleghi’ Sindaci del mio territorio, attenendomi alla riscontrabilità dei fatti e senza inventare, di sana pianta, posizioni politiche-amministrative, né per quanto mi riguarda, né rispetto a terzi. Forse si pensa che, così facendo, mentendo sapendo di mentire, si possa gettare polvere populista negli occhi dei cittadini, confondendoli, fino a rischiare di prenderli in giro.

Il sindaco Valerio Lucciarini

Ma anche i cittadini sanno che quando si rappresentano posizioni in organismi istituzionali formali, è necessario un verbalizzante che rediga un verbale. I verbali poi vengono messi a votazione per mettere in condizione i partecipanti di dare registro di testimonianza alle proprie posizioni. Basta, quindi, andarsi a ritrovare il verbale della Conferenza dei Sindaci in questione, svoltasi giovedì 20 dicembre 2012, per avere certezza di ciò che avvenne e per smentire qualsivoglia ingiustificata strumentalizzazione». Lucciarini Riporto, quindi testualmente, le relative posizioni a verbale:

“Il Sindaco di Ascoli Piceno ha affermato che non si può rischiare che la razionalizzazione dei servizi diventi un razionamento, che il personale sanitario è in grande difficoltà anche a causa del decreto Balduzzi. Pertanto reputa giusto interrogare la Regione Marche affinché ragioni sulla predisposizione dei finanziamenti per la realizzazione di un Unico Ospedale simile a quelli di Pesaro – Fano, Fermo e Loreto. Castelli ha anche sottolineato la disponibilità del comune di Ascoli di fornire gratuitamente un’area dove costruire in zona Campolungo, se esiste il problema della ricerca di un’area.”

Le dichiarazioni di Guido Castelli a verbale

“È intervenuto anche il Sindaco di Offida Valerio Lucciarini ammettendo che nel momento più difficile del sistema pubblico sanitario, è indispensabile un Ospedale del Piceno, né Ospedale Unico, né Unico Ospedale e che questa richiesta alla Regione deve essere formalizzata attraverso un documento ad hoc. Il Sindaco di Offida chiede a Stroppa notizia delle “case della salute” strutture da realizzare negli ex presidi di Offida, Montefiore e Ripatransone perché si sta “segnando il passo” mentre erano, sono e rimangono una priorità per mantenere alto il livello dei servizi socio-sanitari.”

Il verbale con le dichiarazioni di Valerio Lucciarini

Lucciairni prosegue replicando all’accusa di Castelli di avere poca memoria: «In quella conferenza dei Sindaci si decise -rivela-  ad unanimità, di produrre una richiesta formale alla Regione nel procedere all’avvio dell’iter atto a realizzare l’Ospedale del Piceno. Come si può in maniera trasparente e palese rilevare, quindi, non è soltanto falso che il sottoscritto rappresentò, come dice il Sindaco di Ascoli, la precondizione dell’Azienda Ospedaliera per addivenire all’ospedale del Piceno ma, la cosa clamorosa, è che neanche Castelli fece cenno a tale richiesta che oggi racconta dicendo, appunto, una cosa non vera, ne per me, ne per lui. 

Guido Castelli (foto Vagnoni)

Nonostante i fatti, comunque, voglio andare oltre: se Castelli intende davvero misurarsi sulla potenziale prospettiva di una Azienda Ospedaliera Marche Sud, noi siamo pronti. A tal proposito -conclude- non mi pare che il Presidente Ceriscioli abbia mai respinto pregiudizialmente questa possibilità. Sia però chiara una cosa: questa opzione non deve e non può condizionare la scelta sull’avvio operativo del percorso che vede nella realizzazione dell’Ospedale del Piceno, una scelta di alto livello universalistico/programmato a servizio dei cittadini utenti che devono poter trovare risposte adeguate anche dentro ai confini del nostro territorio. Se ci ritroviamo su questa traiettoria, ripeto, siamo pronti a ragionare ma il timore che si insinua, invece, sembra essere quello di cercare una scusa strumentale per non procedere a dare finalmente una risposta virtuosa, dal punto di vista infrastrutturale – sanitario, ai cittadini del Piceno. Se così fosse noi saremo, evidentemente, d’altra parte».

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