Vendita Ascoli, gli Ultras chiedono
un confronto pubblico con Bellini
Spunta un gruppo vicino all’Eni

SERIE B - La trattativa comprende anche il pagamento dei numerosi contratti con calciatori e dirigenti. Il mistero dei due manager che uscendo dalla sede bianconera hanno detto: «Va bene ma costa troppo». Si tornerà al vecchio stemma
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di Bruno Ferretti

Gli Ultras chiedono un confronto pubblicon Francesco Belini, il patron che sta vendendo la società. Tante e importanti le questioni da chiarire. Intanto proseguono le trattative. Oltre al gruppo italo-svizzero “Re Outside” rappresentato dal manager Alex Oliva, milanese trapiantato a Lugano, si sarebbero altri interessati all’Ascoli. Altri gruppi che si erano messi in contatto con Bellini, attraverso intermediari, per sondare le sue reali intenzioni. E adesso, con la certezza di restare in Serie B, si sono rifatti avanti. L’Ascoli Picchio in serie B può attirare interessi di chi vuole entrare nel calcio, molto meno in Lega Pro. E questo spiegherebbe anche il premio di un milione che Bellini ha promesso alla squadra, un paio di mesi fa, per aumentare gli stimoli e raggiungere il traguardo. L’altro gruppo che ha mostrato interesse per l’Ascoli è romano ed è composto da imprenditori ed operatori economici legati all’Eni. Avrebbero fatto sapere che, acquistando l’Ascoli, cambierebbero anche lo stemma tornando dall’Ascoli Picchio all’Ascoli Calcio. Anche questo gruppo ha  intenzione di puntare sull’ascolanità e ha preso contatto con un imprenditore ascolano che entrerebbe con una  quota nella società e il ruolo di vice presidente vicario.

IL MISTERO DEI DUE MANAGER – Alcuni giorni fa, un ascolano che si stava recando nella sede dell’Ascoli in corso Vittorio Emanuele per chiedere se c’era la possibilità di acquistare un biglietto, ha incrociato sulle scale due signori, ben vestiti, entrambi con valigetta 24 ore da manager, appena usciti dalla sede bianconera. I due parlavano fra di loro in inglese. L’ascolano conosce la lingua e, incrociandoli, ha sentito che uno dei due ha detto all’altro: «Può andare bene, ma la cifra è troppo alta». La cifra di che? Non certo dei biglietti per la partita. Forse erano emissari mandati da qualcuno interessato all’acquisto dell’Ascoli Picchio? Per la precisione Bellini quel giorno non era ancora tornato ad Ascoli, ma si trovava ancora in Canada.

IL PROBLEMA DEI CONTRATTI – Fra i problemi da risolvere ci sono i numerosi, e in qualche caso onerosi, contratti di calciatori e dirigenti legati all’Ascoli per un altro anno, oppure due, tre, addirittura quattro. Chi si farà carico di onorare questi contratti? Bellini che vende o la nuova proprietà che acquista? Oppure metà ciascuno?

Andrea Favilli

Non ci sono solo uscite, ma anche entrate. Dalla Juventus arriveranno alcuni milioni per il pagamento di Favilli (cifra già fissata a gennaio) e forse anche del baby Di Francesco che pare abbia convinto lo staff tecnico del settore giovanile juventino. Il prestito del ragazzo di Sant’Egidio alla Vibrata (Teramo) sarà dunque trasformato in acquisto definitivo. Anche dalla probabile cessione di Addae (richiesto in Qatar) arriverà una bella cifra. E tutto questo sarà oggetto della trattativa di vendita dell’Ascoli.


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