Ascoli-Atalanta, Ascoli-Sassuolo e Ascoli-Siena della stagione 2010-2011 culminata con la salvezza “storica” del Picchio guidato da Fabrizio Castori all’ultima giornata proprio contro il Siena allora allenato da Antonio Conte. Sono queste le tre partite al centro dell’inchiesta della Procura di Ascoli che ha chiuso le indagini a carico di 18 persone tra giocatori (tra cui 5 ex bianconeri), un tesserato ancora in attività (nell’ultima stagione in serie B) oltre a volti già noti alle cronache giudiziarie in quanto finiti al centro di passate inchieste sul calcio scommesse. Nel caso ascolano, tuttavia, la Procura non ha ritenuto di dover procedere all’archiviazione ed ora, dopo la notifica degli atti, gli indagati avranno 20 giorni di tempo per difendersi con nuove documentazioni o chiedendo di farsi interrogare.
Ascoli-Siena del 2011
Poi sarà la volta dell’udienza preliminare davanti al giudice o della citazione diretta a giudizio. Ma che cosa viene contestato agli indagati in merito alle tre gare del Picchio? Ecco, in sintesi, la ricostruzione dell’accusa che addebita agli indagati il reato di frode sportiva in concorso. C’è da dire che in due casi su tre il risultato finale fu diverso da quello “previsto” nel tentativo di alterazione
ASCOLI – ATALANTA 1-1 del 12 marzo 2011
Si tratta della gara già finita al centro dell’inchiesta di Cremona per cui finirono in manette, tra gli altri, anche i calciatori Vincenzo Sommese e Vittorio Micolucci. Secondo la Procura di Ascoli ci sarebbe stato, alla vigilia del match, l’accordo per far vincere i bergamaschi attraverso una dazione di denaro e una serie di gesti convenzionali in campo (sotto forma di stretta di mano) a conferma dell’accordo. Sotto accusa ci sono due ex bianconeri.
ASCOLI – SASSUOLO 0-0 del 9 aprile 2011
In questo caso, sempre secondo la ricostruzione della Procura, il risultato auspicato dagli scommettitori sarebbe stato quello di un “over 2,5” a fronte di una somma di denaro (40.000 euro) che, dopo una serie di passaggi di mano, sarebbe finita a 4 ex bianconeri giunti ad un incontro al casello dell’autostrada di San Benedetto. La partita però fini in modo diverso e quindi, sempre secondo l’accusa, il denaro fu poi restituito da chi aveva deciso di “investire” sull’over.
ASCOLI – SIENA 3-2 del 13 maggio 2011
Dulcis in fundo c’è la rocambolesca ultima gara di campionato finita con la salvezza del Picchio che in zona Cesarini superò i bianconeri toscani di Conte già promossi in A nonostante un iniziale doppio svantaggio. Secondo la Procura, che ha indagato un ex calciatore ascolano insieme ad altri “imprecisati” tesserati sempre del Picchio, ci sarebbe stata addirittura “una raccolta di denaro destinata alla corruzione dei calciatori del Siena già matematicamente in serie A”. In base alla ricostruzione dei fatti, l’accordo sarebbe avvenuto tramite la “collaborazione” di un componente dello staff tecnico toscano.
r.p.
(2-Continua)
Gare “truccate”, chiusa l’inchiesta Tremano cinque ex bianconeri
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