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Pecore sbranate a Poggio di Bretta
Coldiretti: «Situazione insostenibile»

ASCOLI - All'alba la scoperta di 14 capi uccisi e 26 dispersi. Ingenti i danni, comprese le mancate nascite di agnellini e la produzione di latte. Terzo attacco dall'inizio dell'anno nell'allevamento Ricciotti-Vitacchi tra Poggio di Bretta e Appignano
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di Claudio Romanucci

L’ennesimo attacco di lupi porta il bilancio di 14 pecore sbranate e altre 26 capi dispersi. E’ successo all’alba di oggi tra Poggio di Bretta e Appignano del Tronto nell’allevamento di Antonio Ricciotti e Giovanna Vitacchi. Attorno alle ore 5,30 Ricciotti si è recato in azienda per mungere le pecore quando si è accorto che le recinzioni erano rotte. Successivamente ha trovato, a poca distanza, i cadaveri dei poveri animali morti. Una situazione divenuta insostenibile anche perché gli indennizzi agli allevatori sono fermi da anni. Al momento si stanno pagando alcuni acconti per danni del 2011. Per Ricciotti è il terzo attacco subito dall’inizio dell’anno.

Le pecore sbranate questa mattina dai lupi

«Per altro gli indennizzi non riescono mai a bilanciare il danno subito che non è solo la morte dell’animale ma riguarda anche la mancata nascita di agnelli e la produzione di latte – commentano Armando Marconi e Alessandro Visotti, presidente e direttore di Coldiretti Ascoli Fermo – la fauna selvatica diventa ogni giorno di più fonte di pericolo per le aziende e per le stesse persone. Coldiretti da tempo si batte al fianco di allevatori e agricoltori per risolvere la questione ma finora non abbiamo visto alcuna azione concreta da parte della Regione Marche, il cui atteggiamento è diventato ormai veramente stucchevole per l’annoso immobilismo rispetto a questa emergenza».


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