
Uno dei tanti arrivi trionfali di Innocenzi al Campo dei Giochi di Ascoli
di Andrea Ferretti
Se lo scorso dicembre venne premiato come “cavaliere dell’anno ” nel corso di una ceerimonia ospitata a Palazzo Arengo di Ascoli, organizzata dall’aretino Roberto Parnetti che aveva tenuto conto delle graduatorie di tutte le Giostre e i Palii cui avevano partecipato i cavalieri, un motivo c’era. E Luca Innocenzi, recordman della Quintana di Ascoli con 11 Palii, non si smentisce vincendo anche nella sua Foligno la “Giostra della sfida”, come viene chiamata la prima edizione della Quintana di Foligno. L’ha fato difendendo i colori del Rione Cassero dove il cavaliere lo chiamano “il pertinace”. L’ha fatto in sella a Guitto, uno dei cavalli che fa parte di un gruppo di almeno due dozzine di animali a sua disposizione con i quali – da professionista del settore quale è – decide di gareggiare e quasi sempre vincere ovunque si presenti. Alla presenza di numerosi ascolani, del suo Sestiere di Porta Solestà ma anche altri, Innocenzi si è imposto con il tempo totale di 2’40″99. Ha vinto nell’edizione che ha segnato la storica riduzione del diametro degli anelli che da 8,6 e 5 centimetri sono passati a 6, 5,5 e 5. Una novità pagata cara da diversi cavalieri e quindi diversi Rioni, che alla fine hanno potuto solo assistere al trionfo di un cavaliere fortissimo e, ovviamente, anche poco simpatico agli avversari. A spianare la strada alla sua vittoria è stato l’errore di Cristian Cordari (Rione Badia), veterano di Giostre e Palii, serviglianese con un passato anche lui nella Quintana di Ascoli, campione in carica e quindi cavaliere da battere. Come Cordari, si sono dovuti arrendere tutti gli altri, chi prima e chi dopo, compresi tre cavalieri che parteciperanno anche alle Quintane di Ascoli come Massimo Gubbini (Croce Bianca), Mattia Zannori (La Mora) e Riccardo Raponi (Contrastanga) . Pensano già alla “Giostra della rivincita” di settembre anche Lorenzo Paci (Morlupo) – vecchia conoscenza della Quintana ascolana – Pierluigi Chicchini (Pugilli), Daniele Scarponi (Spada), Stefano Antonelli (Giotti) e Marco Diafaldi (Ammanniti).