di Claudio Felicetti
Con l’insediamento del nuovo Consiglio comunale, inizia stasera (ore 21,30) l’era di Mauro Bochicchio. Dopo tre anni di opposizione implacabile, il primo sindaco pentastellato della provincia di Ascoli è entrato nella stanza dei bottoni e ora dovrà dimostrare tutto il suo valore anche sulla poltrona di primo cittadino. E già sul suo tavolo sono arrivati i dossier più scottanti, come il caso dei 60mila euro spariti dalla Multiservizi Lama, le gestioni della fiera del Crocifisso, i bilanci della Pro Loco, il futuro del campo sportievo di via Giordano Bruno, il rinnovo di importanti convenzioni come quella del personale per l’asilo nido e l’immancabile contenzioso. Un’eredità pesante che Bochicchio dividerà con i suoi quattro assessori, Roberta Celani, Gabriele Gagliardi, Marco Mattoni e Paola Cannella, tutti esordienti assoluti. Prima volta in Consiglio anche per Luca Cristofori, Nicola Accorsi e Cinzia Fazzini. Discorso diverso per il capogruppo Guglielmo Parisani, che torna sui banchi della maggioranza dopo l’esperienza con il Pci nel lontanissimo 1990. A lui il compito di guidare l’equipaggio pentastellato nei perigliosi mari delle sedute consiliari.
Mauro Bochicchio
Si ripresentano fianco a fianco sui banchi dell’opposizione Vincenzo Camela e Cinzia Peroni, binomio notissimo della politica locale. Per loro si tratta di un revival, visto che già nel 1995 erano insieme nel gruppo consiliare “Progressisti” accanto alle altre due elette Alessandra Egidi e Patrizia Rossini, quest’ultima sconfitta alle elezioni da Domenico Re. Fu proprio in quella legislatura che accadde uno dei colpi di scena più memorabili della politica lamense quando la Peroni abbandonò il suo gruppo di opposizione e passò in maggioranza ottenendo la carica di vice sindaco. Nonostante lo sgarbo, Camela e Peroni si erano poi ritrovati nel 2009 nella lista vincente Pd “Insieme per Castel di Lama”, guidata proprio dalla Rossini. In tale occasione, però, Camela era entrato in giunta, mentre la Peroni era stata eletta presidente del Consiglio comunale.
Altro clamoroso ritorno all’opposizione, quello dell’ex sindaco Francesco Ruggieri. Assessore nella giunta Rossini del 2009, Ruggieri era entrato in rotta di collisione con il sindaco, e un anno prima della fine della legislatura era diventato l’oppositore numero uno della Rossini.
Francesco Ruggieri
Poi la grande rivincita, nel 2014, quando s’impose alla guida di una civica, riuscendo però a governare per non più di tre anni. Il 10 giugno scorso ha tentato un recupero disperato sulle altre due liste favorite, ma non ce l’ha fatta. Vista la rivalità con Bochicchio, facile prevedere che quella di Ruggieri sarà un’opposizione dura e pura.
Tra le minoranze ci sarà anche Sandra Sprecacè, che nei giorni scorsi aveva fatto trapelare l’ipotesi di una sua rinuncia alla presenza in Consiglio comunale, poi smentita a seguito delle forti richieste del suo elettorato per un impegno personale nell’assemblea. Un ritorno alle origini, visto che la Sprecacè aveva iniziato la sua esperienza amministrativa nel 2004 proprio all’opposizione tra le file del gruppo Arcobaleno. Nel 2014 la brevissima esperienza nella giunta Ruggieri, poi l’uscita dalla maggioranza insieme a Pio Silvestri e Domenico Angelini (i tre più votati della lista) e la costituzione del gruppo consiliare “Ricostruzione civica”. Considerati i diversi punti programmatici in comune con i 5Stelle, con molta probabilità la Sprecacè potrebbe seguire una linea di opposizione molto personale.
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