di Maria Nerina Galiè
Ci sono Folignano e Comunanza tra i “Comuni Ricicloni” premiati da Legambiente lo scorso 27 giugno a Roma nel corso di Ecoforum 2018. Il primo svetta nella classifica tra i Comuni marchigiani tra 5 e 15.000 abitanti, per la bassa percentuale di produzione di rifiuto secco residuo.
Destinatario del riconoscimento di Ecodom (consorzio per la gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) il secondo. A stabilirlo, l’autorevole associazione ambientalista come risultato della competizione che ha messo a confronto 505 Comuni italiani considerati virtuosi in fatto di raccolta differenziata. A Folignano, “Comune Free” già dal 2015, il 75% dei suoi 9.261 cittadini pratica la raccolta differenziata. Ma sono stati gli “esigui” 62,7 kg all’anno per abitante di rifiuti non riciclabili a valergli il premio. Tavullia (Pesaro-Urbino) è al secondo posto con 70 kg e al terzo Monte San Vito (Ancona) con 71,9.
Del resto il 25esimo rapporto di Legambiente parla chiaro: “Il nuovo pacchetto europeo sull’economia circolare pone, tra i suoi obiettivi, il riciclo del 70% degli imballaggi entro il 2030 e del 65% dei rifiuti urbani entro il 2035 e, alla stessa scadenza, un massimo del 10% di rifiuti che possono essere smaltiti in discarica”. In soldoni, più raccolta differenziata con lo scopo del riutilizzo e meno rifiuti che non si possono riciclare. In quest’ottica la stessa Legambiente sottolinea che quest’anno “a pesare sulla classifica, non sono stati più solo i livelli di raccolta differenziata raggiunti (criterio minimo per entrare nella valutazione è il raggiungimento del 65%) ma anche la produzione di rifiuto secco residuo e la parte di ingombranti non riciclata”.
L’Ecodom ha poi voluto conferire un premio speciale alle Amministrazioni comunali delle regioni del cratere che, nonostante i disagi del terremoto, “hanno continuato a occuparsi della raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici, migliorando addirittura i propri risultati”. A distinguersi nelle Marche è stato il Comune di Comunanza che dal 2015 al 2017 ha registrato una crescita nella raccolta dei Raee pari al 164 %. Primo in Abruzzo, Montorio al Vomano (Teramo), con un aumento del 64 %. In Umbria ha primeggiato Cerreto di Spoleto (Perugia) con il suo più 25% mentre è stato sufficiente un incremento dell’8 % a far scattare Rieti al primo posto nel Lazio.
“Lo spirito del concorso – spiega nel rapporto annuale l’associazione rappresentata dal cigno verde – è stato quello di restituire un quadro della gestione dei rifiuti che potesse costituire uno stimolo per i Comuni ad intraprendere sempre nuove e più sofisticate strategie per risultati sempre più ambiziosi”. Legambiente infatti evidenzia l’importanza del ruolo degli amministratori “nell’indirizzare i propri concittadini verso pratiche virtuose di prevenzione, raccolta e riciclo” e li invita a porre in atto “serie politiche di riduzione della produzione dei rifiuti, scelte consapevoli e obbligatorie che possano incidere in maniera significativa sulla diffusione dei ri-prodotti e nello sviluppo di una vera e propria economia circolare, anche in termini di sviluppo d’impresa, occupazione e innovazione tecnologica”.
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