E il vescovo Giovanni bussò
a casa della nonnine del paese

ACQUASANTA - Durante la visita pastorale, monsignor D'Ercole si è recato a casa della signora Palma e di altre anziane del paese aiutandole nelle faccende quotidiane
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di Maria Nerina Galiè

La signora Palma, residente a Paggese, pensava che alla venerabile età di 85 anni nulla potesse più sorprenderla. E’ rimasta invece a bocca aperta la mattina di venerdì 6 luglio quando monsignor Giovanni D’Ercole, ha bussato alla sua porta. «A saperlo, mi facevo i capelli», ha detto sbigottita quanto felice al figlio Corrado trovatosi lì per puro caso.
L’alto prelato, al suo arrivo nella piccola frazione di Acquasanta Terme per la visita pastorale dal cinque all’otto luglio, aveva premesso che sarebbe stato un “semplice sacerdote in mezzo alla gente”, “il buon pastore”. E così ha fatto, accompagnato dal parroco don Paolo Silva, dal diacono Vincenzo Stangoni e dalle catechiste, solo il collarino a identificarlo come religioso. Si è presentato pure nelle abitazioni di Laurina, Giggetta, Amelia e Claudina, le veterane del borgo per aver passato i novanta. Ha portato la comunione e pregato con le emozionatissime noninne che, per un acciacco dovuto al passare dei lustri o una legittima difficoltà a deambulare, ormai non possono più recarsi a messa con la solita frequenza. Poi si è intrattenuto nel loro salotto buono per fare due chiacchiere ascoltando, interessato e commosso, racconti di vita vissuta intensamente seppure senza agi e pretese. Talora si è versato un bicchiere d’acqua in cucina, come fosse uno di famiglia, in un altro caso ha addirittura aiutato a condire l’insalata.
Nel giro di poco la notizia dello spirito d’iniziativa del capo della diocesi ascolana si è propagata nelle case e nei viottoli, dove molti residenti si sono riversati per andargli incontro o soltanto per salutarlo. A qualcuno D’Ercole ha chiesto un’opinione sul perché i fedeli si allontanino sempre di più dalla religione. Ed ha ringraziato per le risposte ed i preziosi consigli. Ha incontrato i bambini della prima comunione ed ha preso parte alla cena, a base di “ognuno porta qualcosa”, con i cresimandi e i loro genitori. Sabato 7 luglio, il vescovo si è recato nella vicina frazione Arola e domenica 8 di nuovo a Paggese per l’inaugurazione del parco giochi, dono degli Alpini, e la funzione religiosa all’aperto.


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