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Sisma, l’appello della Cisl:
«Prorogare le assunzioni nei Comuni»

ASCOLI - Il sindacato prende posizione sui circa 800 lavoratori a tempo determinato in forza nei centri del cratere: «Rischiano di non vedere rinnovato il contratto. Non si può attendere la prossima Legge di stabilità per intervenire perché il rischio di bloccare o allungare i tempi della ricostruzione è molto elevato»
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La Fp-Cisl Marche si unisc all’appello, lanciato nei giorni scorsi anche dall’Anci Marche, affinché la Camera dei deputati recuperi in aula la norma sulla proroga delle assunzioni a tempo determinato nei Comuni terremotati. «Circa 800 lavoratori precari impiegati complessivamente nelle attività che i decreti terremoto hanno attribuito ai Comuni dell’area del cratere (di cui buona parte nelle Marche) – spiega la Cisl – rischiano di non vedere rinnovato il contratto di lavoro creando contestualmente gravissimi problemi ai Comuni impegnati nelle difficili operazioni di ricostruzione. Non si può attendere la prossima Legge di stabilità per intervenire perché il rischio di bloccare o allungare i tempi della ricostruzione è molto elevato». I comuni marchigiani interessati sono 85 sui 138 complessivamente colpiti dal sisma. «Scriveremo a tutti i parlamentari marchigiani – conclude la Cisl – affinché si facciano parte attiva per sanare una grave situazione occupazionale ed operativa. I tempi stringono e la soluzione va trovata prima della chiusura delle Camere per la pausa estiva».


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