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Sant’Anna, il giorno
che lancia il rush finale
di festa patronale e Quintana

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Gli alfieri dei capitani del Sestiere di Porta Romana (Foto Andrea Vagnoni)

di Andrea Ferretti

Il 26 luglio ad Ascoli non è solo il giorno di Sant’Anna, quello in cui il sindaco spediva a casa di tutte quelle che si chiamano Anna una lettera di auguri di buon onomastico, ma anche il giorno in cui si aprono ufficialmente i festeggiamenti (religiosi e civili) dedicati al patrono Sant’Emidio. Giorni di festa che si concludono con il clou del 5 agosto quando, come da tradizione, avvengono a cavallod ella mezzanotte l’estrazione della lotteria e i fuochi pirotecnici meglio conosciuti come “spari di Sant’Emidio”. Non solo, ma quest’anno il 5 agosto ci sarà anche corteo e Giostra della Quintana, per cui la città si appresta a un tour de force sacro-profano che inizierà a vivere con il prologo di sabato 4 agosto. Cioè l’Offerta dei Ceri, quelli che Sestieri, Castelli e Gruppo Comunale doneranno al vescovo Giovanni D’Ercole, vescovo come lo fu Sant’Emidio, davanti al sagrato della Cattedrale.

La dama di luglio della Piazzarola: la regale Eleonora Norcini Pala (Foto Vagnoni)

Il 26 luglio è anche il giorno in cui, come da tradizione, in mattinata viene presentato il Palio della Quintana di agosto. Palio che viene poi lasciato a Palazzo dei Capitani da dove farà capolino il giorno della Quintana quando, scortato dalle “guardie nere” e accompagnato da Magnifico Messere (chi vuole può chiamarlo Podestà) e magistrature (assessori, consiglieri comunali e non solo), farà il suo ingresso nel corteo della Quintana quando, solenne, giungerà da Piazza Ventidio Basso (San Pietro Martire). Il Palio viene svelato proprio giovedì 26 agosto nella Sala della Ragione di Palazzo dei Capitanie questa è anche l’occasione per presentare le cinque giovanissime nobildonne che accompagneranno nel corteo del Gruppo Comunale il sindaco (la nobildonna del Podestà) e i quattro “capitani popolari di quartiere”. Cinque ragazze che, sommate alle cinque della Quintana di luglio, alle undici castellane dei rispettivi Castelli e alle 6 dame dei Sestieri, fanno un totale – tra luglio e agosto – di 44 “prime donne” di cui obiettivamente si fa fatica a tenere il conto e ricordare nomi e volti. Ma l’importante è partecipare. Il 26 luglio quintanaro proseguirà nel pomeriggio con la lettura del bando di sfida, quello gridato davanti a Palazzo Arengo e in Piazza del Popolo dal banditore a cavallo Maurizio Celani.

La presentazione del Palio degli arcieri

Poi in serata la gara degli arcieri “La Freccia d’Oro” al Campo dei Giochi, seguita come sempre da un folto pubblico – almeno duemila persone negli ultimi anni – che possono accedere gratuitamente (non è un fatto di poco conto consderando i prezzi forse un tantino esagerati per assistere alle Quintane) sulle tribune del vecchio Squarcia. Seppure a fatica, la manifestazione sta cercando di reimporsi grazie all’attenzione e al lavoro di appassionati che praticano questo sport tutto l’anno e all’impegno dell’assessore comunale allo sport Massimiliano Brugni. In molti la rivorrebbero a Piazza Arringo dove forse sarebbe più spettacolare, ma darebbe anche modo a molta meno gente di seguire le performance dei Robin Hood di casa nostra. In palio c’è un Palio che – considerando quelli delle Giostre, degli sbandieratori e del torneo di calcetto dei Sestieri – non si nega a nessuno. Ma in palio c’è anche una brocca che viene assegnata al migliore arciere singolo, colui che avrà la meglio tra gli otto (su un totale di 18, cioè tre tiratori per ciascuno dei 6 Sestieri) che si sfideranno nella prova finale. Buon divertimento.


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