di Andrea Ferretti
Proseguendo nella tradizione (giovanissima) consoli e caposestieri, ma non solo loro, venerdì 3 agosto saranno ricevuti a pranzo nel giardino del vescovo. Un’usanza, un modo per stare insieme e scambiarsi i reciproci auguri di buona Quintana, instaurata dal vescovo Giovanni D’Ercole dopo il suo approdo ad Ascoli.
Naturalmente presenti anche i vertici della Quintana (Consiglio degli Anziani) e della città (Magnifico messere-sindaco e magistrature-assessori, ma anche qualche consigliere comunale e commensali della penultima ora richiamati dal buffet).
Sabato, poi, a poche ore della Quintana e a pochissime dall’Offerta dei Ceri, un altro premio. Dopo quello per la miglior foto su Instagaram, dopo il Palio assegnato a luglio per la Giostra, quello assegnato a sbandieratori e musici, quello assegnato per la vittoria del torneo di calcio dei Sestieri, quello assegnato per la vittoria della gara degli arcieri, è la volta del premio “Etica nella Quintana, correttezza e lealtà”. Lo mette in palio il comitato dei festeggiamenti di Sant’Emidio e verrà assegnato al Sestiere che si distnguerà, appunto, per correttezza e lealtà.
Un premio significativo che, comunque, non comprende i comportamenti scriteriati di diversi figuranti che nel corteo del 14 luglio hanno sfilato in maniera indegna: alcuni consapevoli, molti altri no poichè messi lì in mezzo senza senso appena tornati dal mare. Comportamenti sbagliati e comunque già segnalati dalla Consulta Storica, le cui sanzioni sono slittate a dopo il 5 agosto lasciando un pò tutti meravigliati. Il premio correttezza e lealtà è sicuramente una buona idea. La speranza (lecita trattandosi del comitato che sovrintende la festa del patrono), però, è che non sia un altro Palio.
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